OPO VENETO VISITA I SOCI COLPITI DALLA GRANDINATA: NELLA BASSA PADOVANA ORTI E FRUTTETI DISTRUTTI

OPO VENETO VISITA I SOCI COLPITI DALLA GRANDINATA: NELLA BASSA PADOVANA ORTI E FRUTTETI DISTRUTTI
Giampietro Manfrin, orticoltore di Candiana nella Bassa Padovana, cammina tra i campi devastati dalla grandine. Mostra le coltivazioni di zucche, pomodori, zucchine, meloni e altri ortaggi colpite da una micidiale gragnola durata più di un quarto d'ora, accompagnata da abbondanti piogge. Un disastro per un'ampia area di territorio dove agricoltura e ortofrutticoltura hanno tuttora un peso economico di primaria importanza. Giampietro Manfrin mostra in particolare le zucchine, assolutamente rovinate quando erano pronte per essere raccolte. Anche le piogge hanno causato ingenti danni, con piante di pomodori spostate dall'irruenza dell'acqua per oltre 500 metri. "Non si ricordano qui – afferma l'orticoltore – tanta grandine e tanto disastro. Nel 2006 c'è stata una spaventosa tromba d'aria, ma niente in confronto a questa grandinata e questo diluvio".



Nella foto: Giampietro Manfrin, socio OPO Veneto

Sono andate perdute le coltivazioni in campo, ma notevoli danni hanno subito anche le serre, che hanno ceduto sotto il peso della grandine. Si tratta di danni incalcolabili: si stima che nel cuore del nubifragio, rovesciatosi su una quindicina di comuni, niente si sia salvato di frutta, verdura, vigneti e cereali. Le organizzazioni agricole, i comuni e gli uffici pubblici si stanno mobilitando per una valutazione complessiva delle perdite, e per creare premesse per gli interventi previsti in casi di simili calamità: benefici, indennizzi, agevolazioni fiscali. Per tali situazioni i benefici non mancherebbero, ma tra gli agricoltori compare molto scetticismo perché la realtà in passato è stata amara: "Si promette sempre tanto, alla fine si dà niente o quasi. Dopo il nubifragio del 2006 non si è visto un franco". Queste le parole di un agricoltore, che di danni ne ha subiti nel 2006 e ancora di più nella grandinata di questa metà di luglio.


Fonte: OPO Veneto