TAVOLE ILLEGALI, LA FRUTTA AL TOP NEI SEQUESTRI IN SICILIA

TAVOLE ILLEGALI, LA FRUTTA AL TOP NEI SEQUESTRI IN SICILIA
Nel mercato illegale del cibo un business chiave è anche quello delle truffe alimentari, che ogni anno muovono in Sicilia centinaia di migliaia di euro secondo un articolo de La Repubblica Palermo.
Basta guardare ai sequestri effettuati lo scorso anno dai reparti regionali della Guardia di Finanza: decine di tonnellate di cibo tolte dal commercio - e quindi dalle nostre tavole - perché prodotte o vendute illegalmente. Dalla frutta all'olio, dagli ortaggi al vino, questo commercio fuori dalle regole coinvolge sia la grande distribuzione che la vendita al dettaglio.
I sequestri più numerosi riguardano proprio la frutta: nel solo 2012, quasi 13 tonnellate di albicocche, ciliegie, pesche, fragole, ma anche prodotti esotici, per un valore commerciale di almeno ventimila euro. Dai mercati sono state poi tolte oltre due tonnellate e mezza di ortaggi. Una "lista nera" che include oltre 8 tonnellate di pesce (fresco e congelato), quasi 800 chili di carne macellata e frattaglie, oltre 400 di formaggi e latticini, più di mille litri di olio d'oliva. 
I motivi dei sequestri sono tanti: dal mancato rispetto delle misure igienico-sanitarie alle violazioni di norme comunitarie, fino alle frodi alimentari vere e proprie. Come racconta il rapporto "Italia a tavola" di Legambiente, le truffe riguardano spesso anche la provenienza dei prodotti. È quello che lo scorso anno i Nuclei antifrodi dei Carabinieri hanno scoperto a proposito del Pistacchio verde di Bronte Dop, indicato in etichetta da tre grossi produttori del catanese che in realtà utilizzavano pistacchio di origine greca, siriana e californiana. Una frode che avrebbe immesso nel mercato diverse tonnellate di falso dop con effetti a catena, visto che veniva utilizzato da numerosi altri  produttori nella preparazione di salse e prodotti dolciari. 

Fonte: La Repubblica Palermo