SOSTENIBILITA' AMBIENTALE: CASE STUDY SUI PRINCIPALI RETAILER EUROPEI. In collaborazione con Infia

SOSTENIBILITA' AMBIENTALE: CASE STUDY SUI PRINCIPALI RETAILER EUROPEI. In collaborazione con Infia
L'imballaggio plastico per alimenti sta vivendo un momento importante che prende forma dalla crescente attenzione dei principali dettaglianti europei al tema della sostenibilità ambientale, mossi dalla consapevolezza che 8 cittadini comunitari su 10 considerano il "fattore ambientale" un elemento importante della loro scelta di acquisto (fonte: EU Retail Forum).
Si contano numerose campagne di sensibilizzazione per l'utilizzo consapevole dell'imballaggio plastico alimentare non solo nel mercato del Regno Unito, da sempre maggiormente sensibile al tema degli scarti alimentari, ma anche in Germania dove, per esempio, Rewe ha istituito l'etichetta sostenibile Pro Planet, gestita da Guido Siebenmorgen.
Nel Regno Unito, Marks & Spencer's è già da tempo impegnata in un progetto di sostenibilità famoso in tutto il mondo e denominato "Plan A", secondo il quale "il packaging è importante per fare in modo che l'ortofrutta arrivi al consumatore nelle migliori condizioni possibili". Ogni anno nel Regno Unito – secondo Marks & Spencer's – "si sprecano 6,7 milioni di tonnellate di cibo, abbastanza per riempire lo stadio di Wembley 8 volte".
Sainsbury's, a sua volta, sta lavorando con un team di esperti di scarti alimentari, denominato WRAP (Waste & Resources Action Programme), che opera alle spalle del Gruppo Love Food Hate Waste per portare avanti un progetto di ricerca sul modo in cui vengono sfruttati gli spazi vendita e l'imballaggio.
Tra gli esempi si deve menzionare anche quello di Metro Group che sta adottando in tutta Europa una serie di misure per ridurre le perdite alimentari dalla produzione al consumatore, includendo l'iniziativa "Packaging Innovation" in modo da raggiungere la massima shelf-life possibile.
La catena olandese Ahold, infine, oltre ad essere riuscita in 2 anni ha ridurre del 30% le perdite alimentari nella supply chain, ha istituito l'Ethical Trading Initiative (ETI) e la Rainforest  Alliance.
La crescente attenzione dei dettaglianti europei verso la sostenibilità ambientale può trovare una spiegazione nei contenuti dell'ultimo studio dell'organizzazione INCPEN, che ha messo in evidenza come lo scarto alimentare stia crescendo anche al di fuori delle mura domestiche a fronte dell'aumento del consumo di pasti fuori casi e "on the go". Lo studio rileva poi che è in crescita il numero di persone che vivono sole: pertanto, servono e serviranno in futuro più imballaggi monoporzione.

L'importanza di avere un imballaggio adeguato per minimizzare la perdita di prodotti alimentari e preservare le risorse
Il Parlamento europeo ha recentemente deciso di attivare una campagna pubblicitaria ah hoc scegliendo il 2014 quale "Anno europeo contro la perdita di cibi". All'interno dell'Unione europea si stima che 140 milioni tonnellate di cibi vadano perse: una cifra che rappresenta circa il 2% della totalità del relativo commercio.
I dati della FAO segnalano che la perdita di alimenti nelle aree del pianeta dove non sono presenti imballaggi adeguati è prossima al 40%. A questo proposito, è opportuno sottolineare che l'utilizzo del packaging preserva le risorse naturali in misura maggiore rispetto a quante ne consuma: infatti, usare un imballaggio per vendere frutta crea meno Carbon Footprint rispetto a venderla sfusa, a causa del minor scarto che viene creato (vedi slide sottostante).
Per tutta questa serie di considerazioni, l'importanza dell'imballo degli alimenti dovrebbe essere sempre tenuta presente a tutti i livelli della popolazione, dagli operatori del settore fino ai consumatori.

Il campo dell'innovazione: l'attenzione a non ridurre eccessivamente la robustezza
Negli ultimi anni è in atto un'attività di miglioramento del packaging che, attraverso studi più avanzati della forma, ha conseguito il risultato di una riduzione assai sensibile dei materiali utilizzati. Le aziende del settore stanno considerando molto attentamente il rischio di ridurre in misura eccessiva la robustezza dell'imballaggio in funzione della protezione ambientale. La probabilità di perdita del contenuto, infatti, aumenta rapidamente al di sotto della dimensione ottimale dell'imballo stesso. Per certi materiali che vengono completamente riciclati, poi, la scelta di ridurre il peso risulta una mera operazione di marketing emozionale poiché la differenza di impatto ambientale tra l'imballaggio leggero e quello pesante è minima, date le alte percentuali di riciclaggio alle quali oggi si arriva.

L'attività dei riciclatori: il nuovo sistema RecyClass sarà presentato a Interpack 2014
La Federazione europea dei riciclatori di materie plastiche (PRE) sta lavorando a un sistema di classificazione della riciclabilità degli imballaggi per molti versi analogo a quello degli elettrodomestici. Il sistema RecyClass, basato su linee guida dell'eco-design, prevede infatti una classificazione da A a G del livello di riciclabilità, facile da comprendere e riconoscibile a colpo d'occhio dai consumatori. Il nuovo sistema di classificazione sarà presentato ufficialmente nel corso di un evento speciale a Interpack 2014.
La tendenza in atto nella funzione dell'imballaggio e nella sua sostenibilità ambientale comincia a prendere forma anche a livello mondiale. E' notizia di pochi fa che la China Scrap Plastic Association è diventata un membro del Bureau of International Recycling.


In collaborazione con: Alessandro Mariani - Infia srl


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