CASTAGNO, RIUNITO A CUNEO IL TAVOLO TECNICO PER FARE IL PUNTO SU CINIPIDE, MARCIUME DEI FRUTTI E BANDI PER NUOVI IMPIANTI

CASTAGNO, RIUNITO A CUNEO IL TAVOLO TECNICO PER FARE IL PUNTO SU CINIPIDE, MARCIUME DEI FRUTTI E BANDI PER NUOVI IMPIANTI
Si è riunito nei giorni scorsi in Provincia di Cuneo il tavolo tecnico sul castagno, con la partecipazione di funzionari regionali e provinciali, ricercatori universitari, rappresentanti di categoria e addetti al settore. All'ordine del giorno l'analisi sull'emergenza del cinipide galligeno, il marciume dei frutti, il deperimento dei castagneti e il bando per i nuovi impianti di castagno europeo in provincia di Cuneo.

CINIPIDE GALLIGENO
In provincia di Cuneo, nelle aree castanicole dove le prime introduzioni del parassitoide Torymus sinensis sono state realizzate nel periodo 2005-2007, le percentuali di parassitizzazione sono ormai attestate sui valori dell’85-90%, con una sensibile riduzione del numero di gemme e germogli infestati. Di conseguenza, nella stagione in corso, le piante hanno manifestato un buon sviluppo vegetativo ed un’ottimale allegagione dei frutti. La produzione, seppur con inevitabili differenze, mediamente è stata buona sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo: anzi si può affermare che, in alcuni areali, si sia tornati ai livelli produttivi di una decina di anni or sono, in una situazione ante-cinipide. A distanza quindi di 6-7 anni dai primi lanci del parassitoide si può dire che il controllo biologico si è instaurato, interessando aree sempre più estese e diffondendosi sempre più velocemente.
In tal senso, nelle zone ai due estremi della provincia (aree al confine con il Torinese, Cebano) dove il cinipide è arrivato più tardi e dove le introduzioni del parassitoide sono avvenute successivamente, è prevedibile che tale situazione di equilibrio si realizzi già nel prossimo anno e che possa risultare stabile e duratura nel tempo. Anche nelle altre province piemontesi la popolazione di Torymus sinensis è in netta crescita, grazie anche all’intensificazione dei lanci (in totale in Piemonte dal 2005 ad oggi sono quasi 600) realizzata negli ultimi anni. Nel 2013 il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) ha confermato il finanziamento del progetto nazionale Bioinfocast con lo scopo di potenziare l’allevamento del parassitoide in laboratorio e aumentare il numero di lanci nelle aree castanicole italiane, riconoscendo nel parassitoide T. sinensis la soluzione migliore per contenere le infestazioni del cinipide galligeno del castagno.
Per quanto riguarda la sensibilità varietale al cinipide, si è confermata la presenza di resistenze in 4 ibridi eurogiapponesi e in una quindicina di cultivar e selvatici di castagno europeo. Il lavoro di miglioramento genetico e di osservazione degli individui ottenuti dall’incrocio tra Bouche de Bétizac e Madonna ha evidenziato la presenza di numerose piante resistenti ed ha permesso di iniziare studi di genetica non solo sulla risposta al cinipide ma anche sui principali caratteri della pianta e del frutto.



MARCIUME DEI FRUTTI E DEPERIMENTO DEI CASTAGNETI
Due nuove problematiche del castagno di natura fitopatologica sono diventate di forte attualità: il marciume delle castagne causato dal fungo Gnomoniopsis castanea e il deperimento dei castagneti.
Il marciume dei frutti è attualmente oggetto di un dottorato di ricerca condotto presso il DISAFA dell’Università di Torino e finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Nel corso del 2013 è stato sviluppato un modello di previsione dell’incidenza della malattia: in base a tale modello, i fattori maggiormente correlati alla gravità della malattia sarebbero la temperatura media e minima mensile. Stanno inoltre procedendo le indagini finalizzate a valutare l’eventuale interazione tra l’agente fungino ed il cinipide galligeno.
Proseguono i monitoraggi in siti contraddistinti da diverse pratiche gestionali, per valutare il ruolo di queste ultime sull’incidenza del marciume di cui non è ancora possibile definire con accuratezza la gravità nell’annata 2013: tuttavia, in base a dati preliminari, la malattia è presente con picchi massimi di incidenza di circa il 40%.
Il fenomeno del deperimento, che si manifesta con il rapido disseccamento delle chiome fino alla morte dell’intera pianta, sta interessando vaste superfici a fustaia e ceduo: dai sopralluoghi condotti è emersa un’elevata incidenza dei cancri virulenti causati da Cryphonectria parasitica.
Al momento le indagini volte a chiarire l’origine del fenomeno sono in corso, ma sulla base dei primi risultati ottenuti sembra evidente che si tratta di un fenomeno complesso che coinvolge tanto fattori abiotici (grandine e stress idrico) quanto fattori biotici (Cryphonectria parasitica e cinipide galligeno).
Inoltre, vista la gravità del fenomeno, è stata avviata una sperimentazione per la messa a punto di pratiche di difesa integrata, tra cui potature di rimonda del secco, fertilizzazione, infusione o iniezione di prodotti fitosanitari e inoculazione di isolati di C. parasitica ipovirulenti, finalizzate al recupero di tali castagneti. Gli interventi di recupero si sono conclusi nella stagione in corso, ma soltanto nel prossimo anno sarà possibile osservare i primi risultati.

BANDO PER NUOVI IMPIANTI DI CASTAGNO EUROPEO (CASTANEA SATIVA)
Superata l’emergenza cinipide, il Settore Politiche Agricole della Provincia di Cuneo, per favorire un rinnovamento della castanicoltura locale e per promuovere l’indicazione protetta di Castagna Cuneo IGP, ha predisposto un bando per la realizzazione di nuovi impianti con varietà locali di castagno europeo (castanea sativa). L’intervento è attuato facendo riferimento alla LR 63/78 art. 18.
I beneficiari sono aziende agricole con sede in provincia di Cuneo condotte da imprenditori agricoli professionali, iscritte al registro delle Imprese della CCIAA ed alla gestione previdenziale agricola, in possesso di Partita Iva per il settore agricolo, iscritte all’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole.
E’ammissibile la realizzazione di nuovi impianti di varietà locali di castagno europeo che abbiano i requisiti necessari per l’iscrizione all’Albo della Castagna Cuneo IGP. La superficie minima ammissibile per i nuovi impianti è pari a 5.000 mq complessivi e comprendenti appezzamenti singoli di superficie non inferiore a 2.000 mq.
L’importo minimo della domanda di sostegno in termini di spesa ammessa, è pari ad euro 1.000 e non può superare l’importo massimo di euro 9.000. Sulla spesa ammessa è concesso un contributo in conto capitale pari al 50% nelle zone montane ed al 40% nelle altre zone, aumentabile rispettivamente al 60% ed al 50% nel caso degli investimenti realizzati da giovani agricoltori entro cinque anni dall’insediamento. Le domande di contributo potranno essere presentate alla Provincia di Cuneo – Settore Politiche Agricole – Corso Nizza 21 – 12100 CUNEO, dal 4 novembre 2013 al 17 febbraio 2014 in forma cartacea secondo il modulo disponibile sul sito Internet della Provincia (www.provincia.cuneo.it/politicheagricole), dove sarà possibile prendere visione del bando.

Fonte: Terra Oggi