NUOVO MANDATO PER GIAN LUIGI QUAGELLI CONFERMATO PRESIDENTE DELLA OP MELAVÌ

NUOVO MANDATO PER GIAN LUIGI QUAGELLI CONFERMATO PRESIDENTE DELLA OP MELAVÌ
Il rinnovo dei frutteti, la riorganizzazione di Melavì e l'apertura a nuovi mercati, fra cui quello delle coste africane che sono grandi consumatrici di mele rosse.
Sono i tre punti fermi del nuovo mandato di Gian Luigi Quagelli (nella foto) che, nel corso del consiglio di amministrazione di venerdì scorso, è stato nominato presidente di Melavì, la nuova realtà che riunisce le tre ex cooperative frutticole della Valle (Ponte, Villa e Tovo).
All'unanimità il Cda ha confermato Gian Luigi Quagelli nella carica di presidente e Massimo De Luis in quella di vicepresidente, affiancato da un altro vicepresidente Bruno Delle Coste (ha lasciato, invece, la vicepresidente Giacomo Tognini). Nell'accettare l'incarico il presidente ha ribadito l'importanza di Melavì e della cooperazione in questa fase di cambiamento e di ristrutturazione del settore, proponendosi in questi tre anni di dare all'azienda un assetto definitivo sul piano dell'organizzazione e annunciando l'intenzione di rafforzare la comunicazione tra l'azienda e i soci. Gli ambiti di intervento sono stati sostanzialmente divisi in tre campi.
"L'epicentro di tutto il ragionamento è la campagna dove è necessario proseguire nel sostegno al rinnovo dei frutteti, grazie al Pisl e ai contributi di Regione e Comunità montana, con un occhio alle reti antigrandine, considerato che negli ultimi due anni sono andati perduti 100mila quintali di frutta – afferma il neo presidente -. È anche necessario venire a capo della moria che affligge i giovani frutteti o almeno mitigarne l'impatto. Un fenomeno che interessa in particolare la zona di Ponte, mentre fortunatamente non ha attaccato l'Alta Valle. Inoltre, bisognerà lavorare sull'organizzazione interna di Melavì dove è necessario proseguire nei processi di riorganizzazione e di razionalizzazione. Non si deve più pensare di essere tre strutture, nonostante ognuna abbia una propria storia. È una questione di testa".
Infine un punto importante: la commercializzazione del prodotto con la necessità di alleggerire la dipendenza dalla grande distribuzione. "Senza la grande distribuzione non ce la faremmo, ma occorre cercare nuovi mercati come quelli dell'Est, la Russia in particolare, e le coste africane" prosegue Quagelli che ha infine ringraziato per il grande lavoro svolto dai consiglieri uscenti Pietro Beltramini e Diego Castelanelli.

Fonte: La Provincia di Sondrio