FILIPPO LA MANTIA, LA "FOOD STAR" CHE IN CUCINA PRIVILEGIA AGRUMI E ORTOFRUTTA DI QUALITÀ

FILIPPO LA MANTIA, LA "FOOD STAR" CHE IN CUCINA PRIVILEGIA AGRUMI E ORTOFRUTTA DI QUALITÀ
Gli uomini del momento sono chef. Una battuta, ma fino ad un certo punto, quella con cui Roberto Della Casa, docente dell'Università di Bologna e titolare di Agroter, ha accolto sul palco Filippo La Mantia, ospite d'onore del convegno di presentazione del 14° Rapporto Mercato Frutta & Verdura 2013 di Mark Up Sole 24 Ore dedicato al tema dei consumi (cfr. Italiafruit News del 13 dicembre 2013), nel corso del quale ha preparato "in presa diretta" alcune deliziose ricette.
Una battuta fino ad un certo punto perché trasmissioni televisive e reality hanno accresciuto enormemente la notorietà di alcuni "maestri dei fornelli" che oggi godono di notorietà per certi versi paragonabile a quella dei calciatori.
Lo ha confermato la calorosa accoglienza riservata all'oste-cuoco palermitano - entrato nelle case degli italiani come conduttore del programma "The Chef" in onda su La 5 - da parte dei numerosi operatori ortofrutticoli intervenuti all'evento di Milano: fotografie, autografi, complimenti sinceri.


Roberto della Casa e Filippo La Mantia sul palco di Mark Up

La Mantia, ristoratore con la "r" maiuscola, un personaggio lo è sul serio, al di là dal successo davanti alle telecamere: un articolo uscito qualche settimana fa su Vanity Fair lo definisce tra le food star del momento e racconta che ai tempi in cui faceva il fotoreporter a Palermo fu tra i primi ad arrivare sul luogo dell'omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Accusato di essere complice dell'assassinio del commissario di polizia Ninni Cassarà (gli spari partirono da un appartamento nel quale aveva vissuto ma che aveva lasciato da otto mesi), ha trascorso un periodo in detenzione. A scagionarlo fu il Giudice Giovanni Falcone. La Mantia ha raccontato a Vanity Fair di aver imparato a cucinare in cella e di aver deciso di aprire un ristorante una volta tornato in libertà. Da lì, l'escalation professionale.


Filippo La Mantia impegnato nella preparazione dei piatti davanti alla platea di Mark Up


Al convegno Mark Up La Mantia si è detto convinto che "dalla cucina può arrivare un grandissimo contributo per valorizzare i prodotti della terra".
Il cuore della sua filosofia è nell'esaltazione dei sapori della natura: spazio dunque agli agrumi, ai piatti semplici. Le sue ricette traggono origine dalla tradizione popolare, con un importante distinguo: nei suoi piatti non si trovano tracce di aglio, cipolla e soffritti in generale.
Una scelta che lo ha reso ancor più popolare: "migliaia di persone non li amano come me, ma per tanti anni li hanno mangiati ugualmente sopportando il volere dei cuochi. E invece, è il cuoco che deve adeguarsi".



"Le mie pietanze più gettonate sono la caponata di melanzane e il pesto di agrumi una mia invenzione che riscuote grande successo", ha spiegato La Mantia. Che non ha risparmiato una "tirata di orecchie" a chi rinuncia a pulire e lavare gli ortaggi in nome della comodità: "non c'è più ritualità e amore, in cucina ormai conta solo la praticità"....
Tra una battuta e l'altra con Della Casa, in un clima informale apprezzato anche dalla platea, lo chef palermitano ha preparato e servito ai tre fortunati ospiti d'onore del convegno (Giovanni Cobolli Gigli, Andrea Lucchetta e Filippo Ongaro), un tris di prelibatezze: pesce al vapore con verdure; rigatoni con pesto di clementine di Calabria Igp, pistacchio di Bronte Dop e capperi di Pantelleria Igp; Filetto di Scottona in crosta di mandorle.



Adesso La Mantia, che vanta numerosi premi e riconoscimenti (Premio Internazionale "Caterina de' Medici" come Maestro di cucina nazionale, Ambasciatore siciliano del gusto nel mondo 2010) si prepara a una nuova sfida: ha preso in mano la ristorazione di uno degli hotel più importanti di Roma dove ha trasferito lo staff di 18 collaboratori e può già contare sul "sold out" fino a gennaio, tra eventi, feste di compleanni, pranzi di lavoro convention. Nel giro di un paio di anni, intende aprire un locale a Dubai.
Impegnato nel sociale, ha portato avanti progetti con la "Lega italiana per la lotta ai tumori" e contro il diabete. Inoltre ha collaborato con la Comunità di Sant'Egidio per il progetto "Caponata for Life", per aiutare i bambini affetti da Aids.

Ortofrutta di qualità, buona ristorazione, testimonial di spicco: ingredienti interessanti per rilanciare i consumi...


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