IL CAVOLO CAPPUCCIO METTE IN SINTONIA LE “TERRE DI SICILIA” CON GLI ORTI VENETI

IL CAVOLO CAPPUCCIO METTE IN SINTONIA LE “TERRE DI SICILIA” CON GLI ORTI VENETI

A Naro, in provincia di Agrigento, nell’azienda associata ad OPO Veneto “Terre di Sicilia” è cominciata la raccolta di cavoli cappucci “Cuore di bue” (varietà Cape Horn). L’ortaggio si presenta bello e sano, e da alcuni anni è coltivato nell’azienda siciliana con buone prospettive. “Noi crediamo a questa coltura - dichiara Giuseppe Mistretta di “Terre di Sicilia” - le condizioni climatiche sono ottime e il terreno è ideale. Abbiamo trovato in OPO Veneto interessanti opportunità di commercializzazione che pensiamo si possano sviluppare anche con altri prodotti. L’azienda fa della tutela dell’ambiente e delle buone pratiche agricole il suo punto di forza e si sta convertendo al biologico; e questo, siamo convinti, ne rafforzerà il valore”.




Cesare Bellò, consigliere delegato di OPO Veneto, ha visitato l’azienda “Terre di Sicilia” a fine Dicembre per costatare, in particolare, la sanità dell’ambiente in cui crescono cavoli cappucci e altri ortaggi. “L’impressione è stata più che buona, commenta Bellò: un’orticoltura eccellente con prodotti di grande qualità, dovuta proprio alle buone pratiche agricole rispettose dell’ecosistema”.
Il cavolo cappuccio arriva giusto nei tre mesi invernali, quando la produzione veneta (la più rappresentativa in Italia) è ferma. E’ ideale quindi per dare continuità alla presenza del cavolo cappuccio nei mercati. “Per noi è importante proprio questo aspetto, commenta Sergio Tronchin, responsabile commerciale di OPO Veneto: poter disporre di cavoli freschi in pieno inverno ci permette di mantenere l’ortaggio sul mercato con continuità tutto l’anno, rispondendo positivamente a una domanda che si mantiene costante, come sono sostanzialmente stabili le quotazioni del cavolo”.




Fonte: OPO Veneto