ALTRO CHE PILLOLINE: FRA LE STELLE SI MANGIA ALLA GRANDE. CON TANTA FRUTTA E VERDURA...

ALTRO CHE PILLOLINE: FRA LE STELLE SI MANGIA ALLA GRANDE. CON TANTA FRUTTA E VERDURA...
La fine di un’era. No, peggio: la fine di un mito. Dopo anni e anni di giochi infantili, speculazioni dietologiche e battute sarcastiche sulla dieta in pillole degli astronauti, di punto in bianco scopriamo non solo che gli  uomini dello spazio mangiano ormai come e meglio di noi che restiamo a terra, ma anche che possono… ordinare i pasti.
Lo abbiamo saputo quando è stato reso noto il menu scelto dall'astronauta italiana Samantha Cristoforetti, che comprende molta frutta e verdura (tra le altre cose: frutti di bosco, mele, quinoa, frutta secca).
Certo, è necessario scegliere con un certo anticipo, dal momento che occorre circa un anno e mezzo per preparare le buste da mandare in orbita (gli alimenti non possono contenere conservanti e devono essere sottoposti a vari procedimenti, tra cui la liofilizzazione, che permettono di mantenere intatto il sapore e al tempo stesso prolungano il periodo di commestibilità a 18 mesi), ma che importa, ormai è fatta, pillole addio. 
Dimentichiamo gli astronauti pallidi ed emaciati (stile Apollo 13) che scendono con passo incerto dalla capsula spaziale, infiacchiti (forse) dalla mancanza di esercizio fisico a livello mandibolare. D’ora in poi, se li vedremo barcollare, sarà per i chili di troppo accumulati in assenza di gravità. Buon appetito.

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