BILANCIO FRUIT LOGISTICA: RECORD DI VISITATORI E CORSA AI NUOVI MERCATI. GLI ESPOSITORI ITALIANI INIZIANO A... "DELOCALIZZARE"

BILANCIO FRUIT LOGISTICA: RECORD DI VISITATORI E CORSA AI NUOVI MERCATI. GLI ESPOSITORI ITALIANI INIZIANO A... "DELOCALIZZARE"
Ultimo giorno all'insegna del "rompete alle righe", a Fruit Logistica, con strade libere attorno al quartiere fieristico e padiglioni semivuoti già nella mattinata del venerdì dopo un mercoledì (cfr. Italiafruit del 6 febbraio) e un giovedì da "leoni" (cfr. Italiafruit del 7 febbraio 2013).
Quella di Berlino, in ogni caso, si conferma ancora una volta "la" fiera mondiale dell'ortofrutta e i numeri danno ragione agli organizzatori: oltre 60 mila i visitatori, stando alle prime rilevazioni di Messe Berlin, un nuovo record assoluto. Più di qualche espositore italiano, tuttavia, ha avuto la percezione di un lieve calo delle presenze. Se così fosse, si dovrebbe prendere atto di una minore attenzione nei confronti del made in Italy a favore di altri mercati.
La crisi nazionale spinge le aziende a cercare fortuna all'estero e si riflette nella scelta, destinata a consolidarsi, di posizionare spazi espositivi "tricolore" nei padiglioni di altri Paesi: Unaproa, che in precedenza non era mai "scesa in campo" nella kermesse tedesca, ha collocato una collettiva con 6 Op nel padiglione della Germania ("bisogna allargare gli orizzonti, apririsi all'internazionalizzazione, guardare oltre il mercato interno", il messaggio del presidente Ambrogio De Ponti); Ilpa Ilip, Cartonpack, e chissà quanti altri, il prossimo anno "delocalizzeranno" presidiando gli spazi fieristici più battuti da operatori e visitatori dell'Est Europa o dei mercati emergenti.
Agenda di appuntamenti fitta ed operatori della Penisola nel complesso soddisfatti, in ogni caso, pur con qualche assenza  di troppo sul fronte della distribuzione italiana, come abbiamo scritto negli "In Diretta da..." della scorsa settimana.
"Arrivi alle 6 di sera frastornato - commentavano giovedì a cena il manager di una grande impresa cooperativa e un esportatore di razza a proposito delle rispettive giornate fieristiche -, passi ore a parlare attorno al tavolo senza quasi il tempo di lanciare uno sguardo fuori dallo stand: più che una fiera, un "grande meeting point" anche se irrinunciabile, perché qui si concentrano incontri con clienti e fornitori per i quali servirebbero tempi e spostamenti di ben altra portata".
Tirando le somme, Fruit Logistica 2014 ha mostrato un certo fermento e il meglio dell'Italia ortofrutticola del fresco, del convenience e delle tecnologie (su cui, assenti ministri e politici, si sono interamente concentrate le luci della ribalta) ha accettato la sfida gettandosi nella mischia della competizione globale. Le opportunità ci sono: non resta che attrezzarsi e unire gli sforzi per coglierle.

Mirko Aldinucci
editor

mirko@italiafruit.net
 
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