"PATAPIZZA", L'UOVO DI COLOMBO PER FAR MANGIARE PIU' VERDURA

"PATAPIZZA", L'UOVO DI COLOMBO PER FAR MANGIARE PIU' VERDURA
Credo che una delle domande più frequenti in seno ad ogni azienda, seguita da ore di riflessione, sia "...e ora, come incrementiamo le vendite?".
Una delle possibili vie per una strategia di marketing che abbia l'obiettivo di espandere il proprio mercato è quella del lancio di un "nuovo prodotto". Altra strategia attuabile è quella della conquista di nuovi mercati tramite l'espansione geografica, ma entrambe non sono sempre facilmente praticabili.
Una strada ulteriore, che si può intraprendere già nel proprio territorio di appartenenza, è relativa alla creazione di nuove occasioni di consumo. Appurato che non è possibile far mangiare più frutta e verdura a degli individui che pensano di mangiarne già a sufficienza, oltretutto considerando il fatto che, come ha fatto notare Roberto Della Casa (cfr. Italiafruit del 18 Novembre 2013), utilizzare il classico "fa bene" non porta a brillanti risultati, è chiaro che bisogna agire su un piano diverso. Risulta dunque potenzialmente proficuo pensare a come dar modo agli individui di consumare prodotti ortofrutticoli in circostanze in cui non verrebbe loro naturale di farlo. Non basta, tuttavia, comunicarlo bisogna mostrare ai consumatori "come" e dare loro gli strumenti concreti per farlo. Ci si potrebbe ispirare all'iniziativa tanto "semplice" quanto "geniale" pensata da McCain.



L'azienda canadese specializzata nella produzione e commercializzazione di patate fritte e appetizers congelati, da anni è impegnata oltre che nel settore BtoC anche in quello BtoB, con l'implementazione di consulenze ad hoc per il settore della ristorazione. Proprio per quest'area di riferimento McCain ha lanciato l'idea della "PataPizza" (nella foto). Si tratta di proporre alla clientela una pizza la cui tradizionale forma circolare sia sostituita da una forma a losanga, nella cui parte mancante vengano proposte patatine fritte o altri appetizers: la classica formula "pizza con patatine" dunque sostituita da "pizza + patatine", con evidente incremento di guadagno per il ristoratore che offra il piatto innovativo. Un'idea di potenziale successo dal punto di vista del servizio per una clientela che tanto ami accostare i due prodotti anche se, diciamolo pure, non ottimale dal punto di vista nutrizionale per l'accostamento di due forme di carboidrati.
E se si pensasse ad una formula simile per il settore ortofrutticolo? La voglia di pizza, così largamente diffusa nel mondo, potrebbe essere accompagnata, e contemporaneamente "alleggerita", da una fresca porzione di verdura: insalata mista, carote alla julienne, pomodori freschi, e tutto quello che i prodotti ortofrutticoli possano suggerire. Proposta da ristorazione o da bancofrigo nella GDO, questa ipotetica nuova formula creerebbe esattamente una nuova occasione di consumo, proponendo un modo diverso di consumare frutta e verdura. Inoltre, una formula di questo tipo verrebbe incontro ai desideri di un mercato sempre più attento agli aspetti salutistici.
Se la strategia del lancio di un nuovo prodotto o dell'espansione geografica non sono realizzabili, la strada dell'ideare nuove occasioni per il consumo di ortofrutta può aprire sicuramente un ampio ventaglio di possibilità.

Vanessa Niemants
Junior Marketing Specialist