L'UVA PUÒ MIGLIORARE LA FLESSIBILITÀ DELLE ARTICOLAZIONI: LO DICE UNA RICERCA U.S.A.

L'UVA PUÒ MIGLIORARE LA FLESSIBILITÀ DELLE ARTICOLAZIONI: LO DICE UNA RICERCA U.S.A.
I polifenoli dell'uva sono una nostra vecchia conoscenza. A questi antiossidanti sono state attribuite moltissime qualità benefiche, ma ciò che ancora non era stato valutato sono le possibili implicazioni di queste sostanze nei disturbi articolari. Così ci ha pensato una nuova ricerca, presentata all'Experimental Biology di San Diego, che mette in luce le virtù dell'uva sulla flessibilità funzionale.

In particolare - emerge dallo studio - mangiare uva potrebbe alleviare il dolore associato all'osteoartrosi sintomatica del ginocchio. Un uso costante permetterebbe di ritrovare mobilità e flessibilità alle articolazioni. E il merito sarebbe proprio dei polifenoli.

Lo studio che ha esaltato le virtù degli antiossidanti contenuti nell'uva è stato condotto dagli scienziati della Texas Woman's University (TWU) ed è durato circa quattro mesi (16 settimane). La ricerca aveva come obiettivo la valutazione dei possibili effetti benefici del consumo dell'uva e i relativi effetti sull'infiammazione e osteoartrite.

Per l'occasione sono stati reclutati 72 volontari di entrambi i sessi affetti da artrosi al ginocchio (OA). Suddivisi poi a caso in due gruppi, alcuni hanno assunto l'uva liofilizzata in polvere, mentre altri hanno assunto un placebo.

I risultati dello studio, coordinato dal dottor Shanil Juma, hanno evidenziato come uomini e donne che consumavano una dieta arricchita di uva avessero potuto ottenere una significativa riduzione del dolore e di tutti i sintomi legati alla patologia.

L'effetto benefico sembra essere stato maggiormente pronunciato nei soggetti di sesso femminile, ma le differenze erano anche legate all'età. Le persone sotto i 64 anni di età, in seguito all'assunzione di uva, hanno mostrato un miglioramento nello svolgimento di attività difficoltose; quelli della stessa età che avevano tuttavia assunto il placebo hanno avuto un peggioramento nello svolgimento di tali attività. Gli over 65, invece, in entrambi i casi, hanno avuto un calo moderato delle attività principali.

Il miglioramento del metabolismo della cartilagine è stata osservata in tutti gli uomini che seguivano una dieta arricchita con uva. Il risultato è stato un elevato fattore di crescita della cartilagine (IGF-1) rispetto ai soggetti trattati con placebo. Tale effetto non è tuttavia stato osservato nelle donne. Il marcatore dell'infiammazione (IL1-β), invece, è aumentato sia nel gruppo placebo che in quello uva. Inoltre, non sono state rilevate alcune differenze nella gamma di movimenti in entrambi i gruppi.

"Questi risultati forniscono dati promettenti, che collegano il consumo di uva a due risultati molto importanti per chi convive con l'osteoartrite del ginocchio: si è ridotto il dolore e ci sono stati miglioramenti nella flessibilità delle articolazioni - spiega il dottor Juma - Altre ricerche saranno necessarie per comprendere meglio i risultati dei biomarcatori sierici, nonché le differenze di età e di genere osservati".

Il meeting "Experimental Biology" è un incontro multidisciplinare e scientifico incentrato sulle scienze della ricerca e della vita, che copre i campi generali di studio, come l'anatomia, la biochimica, la nutrizione, la patologia e la farmacologia. Al meeting partecipano in quasi 14.000 tra scienziati ed espositori.

Fonte: La Stampa