Frutta e verdura per vivere meglio e più a lungo

L'ortofrutta al posto di pane e pasta come base della dieta è la rivoluzione dello Speciale Mark Up 2014

Frutta e verdura per vivere meglio e più a lungo
Non è il solito slogan roboante, non è l'ennesima promessa che non sarà mantenuta e nemmeno la dieta miracolosa dell'apprendista stregone di turno, ma è quanto gli scienziati americani d'avanguardia hanno oramai acclarato e stanno divulgando con la forte opposizione delle lobbies dell'industria alimentare.
Sostituire i cereali con l'ortofrutta migliora la qualità della vita e, riducendo il rischio di malattie, fa vivere più a lungo. Questa è la sintesi dei risultati di tante ricerche condotte negli ultimi venti anni su campioni statistici significativi in diverse parti del mondo, sia dove di frutta e verdura se ne mangia molta che dove il consumo è limitato.
Questa è la prima importante novità poiché ha potenziali effetti significativi anche sulle abitudini alimentari degli italiani. Ci eravamo rassegnati al calo dei consumi, ora abbiamo una nuova opportunità.
La seconda è che l'ortofrutta non deve sostituire fonti proteiche o lipidiche ma, bensì, i carboidrati complessi che derivano da pane e pasta. Avete letto bene, pane e pasta, considerati per decenni baluardi della dieta mediterranea oggi sono sul banco degli imputati come alimenti poco sani e causa di malattie.
La terza novità è chi vi è una solida base scientifica a suffragio di queste tesi che parte dallo studio del metabolismo. Gli endocrinologi, infatti, hanno scoperto che gli zuccheri non fanno male, fanno molto male alla salute. I meccanismi biochimici sono ormai noti e acclarati. Quando si ingeriscono prodotti ad alto contenuto in amidi, come pane e pasta, si alza in modo importante il livello di glucosio nel sangue, la glicemia, che induce la produzione di insulina per digerirlo ma, contemporaneamente, più è alta la glicemia maggiore è il rilascio da parte dell'organismo di un fattore di crescita insulino simile di tipo 1 (IGF-1), responsabile dell'invecchiamento cellulare. Inoltre, le molecole di glucosio consentono legami particolari fra le proteine (cross link) che provocano l'invecchiamento dei tessuti poiché divengono più rigidi, come nel caso delle rughe. Infine, l'IGF è anche una sostanza cancerogena, poiché stimolando la crescita delle cellule favorisce anche quella incontrollata che genera tumori, come confermano ricerche epidemiologiche che evidenziano una probabilità sette volte maggiore di contrarre cancro al seno per le donne che hanno un alto valore di IGF nel sangue rispetto a quelle che lo hanno basso e nove volte più alto per il cancro alla prostata negli uomini nelle medesime condizioni.


mark up frutta verdura 2014

Viceversa, la frutta pur apportando zuccheri all'organismo ha un indice glicemico più basso del pane bianco (70) e della pasta (55), di norma fra 20 e 35 a seconda dei prodotti, cioè fa aumentare più lentamente il glucosio nel sangue poiché possiede molta fibra. Da qui minore produzione di IGF e minori problemi. Proprio perché sono più ricchi in fibre e, dunque, un minor indice glicemico, si consigliano pane e pasta integrali, anche se hanno comunque valori ben più alti della frutta. Inoltre, la frutta contiene diverse sostanze con effetti benefici sulla salute come l'acido ellagico, le antocianine e i flavonoidi, solo per fare qualche esempio, di cui oggi si conoscono gli effetti biochimici sull'organismo. La verdura, infine, grazie ai suoi composti debolmente tossici stimola le linee difensive delle nostre cellule che divengono più resistenti a tossine più pericolose create come sottoprodotti del nostro metabolismo.
Da queste straordinarie evidenze abbiamo pensato che il tema delle caratteristiche nutrizionali di frutta e verdura e della opportunità di usarle per sostituire i cereali nell'alimentazione fosse ideale per questa quindicesima edizione dello speciale Mark Up Frutta e Verdura che la redazione di ItaliaFruit News contribuirà pesantemente a costruire. Esamineremo il tema come di consueto in modo trasversale, dal punto di vista tecnico, economico e anche sociologico grazie al nostro Monitor Ortofrutta di 2.000 intervistati.
Una sfida stimolante che so già solleverà un pandemonio fra sostenitori e oppositori ma, come diceva "Bluto" John Belushi in Animal House, "quando il gioco si fa duro i duri cominciamo a giocare", per cui siamo pronti a far vedere di che pasta siamo fatti!

Un tema forte come questo è forse l'unica reale e significativa opportunità per invertire il segno nei consumi, come riferivo nel mio editoriale del 16 Giugno su Italiafruit.

Se l'argomento vi interessa e volete saperne di più potete scaricare la brochure cliccando qui.

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