Cesena Fiera lancia Macfrut international

A Piraccini, vice di Scarpellini, la delega del progetto. Nuovo format dal 2015: sarà presentato a settembre

Cesena Fiera lancia Macfrut international
Un Macfrut con "testa pensante" a Cesena ma itinerante, a partire probabilmente già dal 2015, sul modello di quanto avviene negli Usa per il Pma; eventi collaterali - ossia incontri a tema, workshop e convegni di approfondimento - da organizzarsi nella città romagnola; manifestazioni sui mercati esteri più interessanti per agevolare l'internazionalizzazione delle imprese della Penisola.

Sono questi i capisaldi del progetto "Macfrut international", presentato ieri mattina in occasione dell'assemblea dei soci di Cesena Fiere che ha confermato Domenico Scarpellini al vertice nominando in qualità di vicepresidente Renzo Piraccini, che seguirà in prima persona la rivoluzionaria strategia. Rivoluzionaria già, tenuto conto che per il perseguimento degli scopi il manager per anni al timone di Apofruit avrà piena libertà di trovare le soluzioni operative più idonee per assecondare il mercato e gli investitori, inclusa la possibilità di arrivare alla costituzione di una società a capitale misto.

I tempi sono strettissimi: l’intenzione è quella di presentare "Macfrut International" già a settembre, in occasione della prossima edizione della rassegna, così da coinvolgere fin da subito gli espositori. Il 2015 sarà l'anno del test. Il progetto è stato inviato al Ministro delle Politiche agricole e Forestali Maurizio Martina cui era già stato anticipato in via informale nei giorni scorsi.

Una reazione decisa al fiorire di eventi nel 2015

Una reazione forte, dunque, quella di Cesena Fiere al "fiorire" di manifestazioni sul territorio nazionale anche in vista dell'Expo: Fruit Innovation di Milano ha rotto gli indugi con un comunicato stampa ufficiale diramato pochi giorni fa (cliccare qui per leggere la news), mentre Veronafiere nel maggio 2015 proporrà Fruit Gormet Expo (cliccare qui per leggere) e Roma non sta a guardare, lanciando proclami "bellicosi" (cliccare qui per la news).
Tanta carne al fuoco, per qualcuno fin troppa, in uno scenario che a livello internazionale propone "eventi-monstre" come Fruit Logistica e Fruit Attraction. E allora Macfrut, nell'intento di confermarsi unica fiera-vetrina dell'ortofrutta italiana, ha studiato la contromossa per perseguire l'eccellenza valorizzando i propri punti di forza (know how e grande polo ortofrutticolo di riferimento) e venire a capo delle debolezze, a partire da una struttura espositiva al di sotto degli standard internazionali.

Lucchi: scelta obbligata. Scarpellini: giochiamo in attacco

“Ci troviamo in uno snodo estremamente delicato per il futuro - ha sottolineato ieri il sindaco Paolo Lucchi in rappresentanza del socio di maggioranza, il Comune di Cesena, che detiene il 71,58% delle quote -  e per affrontarlo abbiamo bisogno di un Cda capace di lavorare da subito, in modo efficace e rapido, su due fronti: quello di miglior gestione possibile del Macfrut 2014; quello di programmazione del Macfrut International del futuro. Con le loro capacità e competenze, Piraccini e  Scarpellini sono un’assoluta garanzia in questa situazione".


Scarpellini con il sindaco di Cesena Lucchi e, nella foto d'apertura, con Piraccini

"Una scelta obbligata la nostra – l'ha definita il sindaco di Cesena  – di fronte alle nuove sfide e alla concorrenza sempre più agguerrita. Dobbiamo attuare un ampio ed innovativo disegno di rilancio, indirizzato verso un definitivo salto di qualità. E questo è possibile solo seguendo il filo conduttore dell’internazionalizzazione come cifra identificativa”.

“Pur in un quadro che comprende manifestazioni del calibro di Fruit Logistica di Berlino e Fruit Attraction di Madrid - ha detto ancora Lucchi riconoscendo il lavoro svolto negli scorsi anni dalla presidenza Scarpellini - Macfrut  ha comunque saputo conquistarsi una identità e uno spazio decisi, addirittura accresciuti nelle ultime edizioni grazie ad un interessante sviluppo di visitatori ed espositori dell’Est Europa e dei Paesi del Mediterraneo".

“Sappiamo – ha concluso il sindaco - che ora sarà fondamentale il coinvolgimento di una serie di soggetti come Università, Centuria, Alimos, Fondazioni Bancarie, Cso, Crpv  per fare di Cesena la vera “capitale dell’ortofrutta italiana”. Al contempo, servirà valutare anche l’opportunità di aprire il capitale della società alla filiera del settore ortofrutticolo, alle sue imprese ed associazioni, mantenendone comunque il controllo/orientamento in capo al Comune di Cesena”.

“Potevamo fare tesoro dei successi che Macfrut ha raggiunto in tutti questi anni - ha commentato il riconfermato presidente Domenico Scarpellini - e invece abbiamo deciso di giocare all’attacco. Le sfide sono tante, i cambiamenti in atto altrettanti, e noi cercheremo di dare nuovo impulso alla fiera attraverso idee innovative”.

Il nuovo Cda di Cesena Fiera

A completare il quadro della governance di Cesena Fiera, nel nuovo consiglio di amministrazione sono stati confermati tre consiglieri uscenti: Guido Pedrelli, Gianluca Pagliacci, Maddalena Forlivesi; a loro si aggiungono Katia Guerrini e Sandro Brandolini che prendono il posto di Susanna Magnani e Stefano Montaguti.

In occasione dell'assemblea dei soci è stato anche deciso che i compensi degli amministratori siano ridotti del 10% rispetto a quelli finora corrisposti. In questo modo il costo complessivo degli organi amministrativi di Cesena Fiera si ridurrà da 52.500 euro a 47.250 euro annui.

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