Crisi frutta estiva, Bastoni: «Non c'è una ricetta unica per risollevare il comparto»

Innovazione varietale, tecnologica e ampliamento dei mercati le priorità per il direttore di Apofruit

Crisi frutta estiva, Bastoni: «Non c'è una ricetta unica per risollevare il comparto»
Le albicocche sembrano essere fra i pochi prodotti della campagna estiva che sono riusciti a mantenersi su quotazioni dignitose. Come è andata nei vostri areali di interesse? E come prevedete si concluderà la campagna?
Effettivamente possiamo dire che le albicocche sono l'unico prodotto ad essersi "salvato" in questo contesto estivo così difficile. Partirei dalle motivazioni che hanno permesso ciò: in primis è stato fatto un lavoro molto importante negli ultimi anni per migliorare il livello qualitativo di questo prodotto - precisa ad Italiafruit Ilenio Bastoni, nuovo direttore generale di Apofruit Italia -. In relazione ai nostri areali emiliano-romagnoli, il surplus produttivo delle albicocche è stato superiore quest'anno rispetto a quello per pesche e nettarine ma se da un lato le albicocche hanno "tenuto", più difficile è la situazione delle pesche e nettarine. Fino a pochi anni fa, ad esempio, la produzione di albicocche era destinata principalmente al mercato interno e solamente una parte marginale era destinata all'export. Oggi lo scenario è invece sensibilmente diverso. Infatti grazie allo sviluppo varietale, con cultivar di migliori standard qualitativi e maggiore conservabilità, abbiamo ampliato il nostro mercato di riferimento riuscendo ad arrivare anche nei mercati del Nord Europa, dalla Scandinavia alla Gran Bretagna.
albicocche Solarelli cestino

Quello su cui stiamo puntando, per rafforzare maggiormente la nostra presenza nei principali mercati, è senza dubbio la qualità, riconducibile all'innovazione varietale in campagna, da un lato, ed all'innovazione tecnologica dall'altro, con nuove soluzioni di gestione del prodotto a magazzino che seguono logiche diverse. Riteniamo, infatti, che in questo campo il parametro di riferimento non sia più solo la resa oraria ma bensì l'adozione di tecnologie più delicate e flessibili, che permettono di lavorare un prodotto con un livello di maturazione più avanzato.
Vorrei segnalare, da ultimo, come le nostre linee premium – da Solarelli al biologico – si stiano "difendendo" egregiamente sul mercato nonostante il difficile contesto economico, a dimostrazione del fatto che non è solo il fattore prezzo a guidare le scelte del consumatore ma anche la giusta qualità e bontà di un prodotto che finisce col fidelizzare il consumatore verso una offerta nota.

nettarine Solarelli padella

Una campagna, quella di pesche e nettarine, che si avvia verso una chiusura in rosso per la maggior parte delle realtà italiane. Ci può delineare un bilancio per Apofruit? 
La seconda settimana di Luglio rappresenta per Apofruit un "giro di boa" della stagione: siamo infatti al 50% del conferimento e anche se è prematuro parlare di bilanci possiamo comunque tracciare una prima analisi. Partirei tuttavia dicendo che, a mio avviso, non vi è un colpevole unico di questa crisi che attanaglia il comparto così come non vi è una unica via di risoluzione. Sono molti gli elementi in gioco e non esiste una ricetta unica per tutti. Quello che riscontro sul mercato tuttavia è che ci sono realtà che registrano situazioni meno negative rispetto al contesto generale. E faccio riferimento a realtà che, come Apofruit, hanno intrapreso un determinato percorso all'insegna della qualità, passando in primis attraverso un importante lavoro di innovazione varietale, innovazione tecnologica ed ampliamento dei mercati. Continuando il parallelo con le albicocche, mentre queste ultime nel corso degli ultimi anni hanno visto un ampliamento dei mercati di destinazione, all'opposto per pesche e nettarine vi è stata una compressione su Italia e Germania. In passato servivamo ad esempio la Russia mentre ora siamo stati bypassati da altri paesi produttori.
Dobbiamo riorganizzare la modalità di gestione dei nostri prodotti in una scala globale, pur mantenendo nel contempo quelle nicchie che ci permettono di preservare e valorizzare la qualità. In questa logica si inserisce ad esempio l'iniziativa di internazionalizzazione che abbiamo realizzato negli Emirati Arabi (foto sotto) con una attività di promozione della frutta estiva firmata Solarelli, iniziativa che si è conclusa proprio nei giorni scorsi e che ci ha dato conferma dell'ottima accoglienza che i prodotti Solarelli riescono ad ottenere in quest'area.

apofruit solarelli dubai

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