«Kiwi: buone premesse, ma c'è chi raccoglie in anticipo»

Il Dg di Agrintesa Moretti: al Nord qualcuno sta già staccando Hayward

«Kiwi: buone premesse, ma c'è chi raccoglie in anticipo»
Il kiwi è una delle poche specie frutticole che ha registrato ottime performance negli ultimi anni, e per capire quali sono le aspettative per la prossima campagna commerciale ormai alle porte, ItaliaFruit News ha intervistato Cristian Moretti, direttore generale della cooperativa Agrintesa.

Direttore, Agrintesa è il primo produttore italiano di actinidia ed uno dei principali protagonisti a livello mondiale. Quali sono le prospettive per la campagna commerciale di quest'anno?

Prima di parlare di aspettative, vorrei porre l'attenzione su un fatto che ritengo molto grave e che sta avendo luogo in diverse zone d'Italia: è in atto la raccolta anticipata di alcune partite di kiwi Hayward (la cui maturazione nel Nord Italia avviene a fine ottobre, ndr) che molto spesso viene poi identificato come varietà a maturazione precoce, tipo Green Light o simili. E' ben chiaro che né i parametri di durezza e né quelli del grado brix minimi previsti dalla legge vengono rispettati. Come principali produttori d'actinidia è nostro dovere denunciare con forza questo scempio che sta avvenendo in campagna e che avrà ripercussioni negative su tutta la filiera. Aggiungo anche che è su problemi come questo che l'intera produzione ed i distributori devono essere coesi ed intervenire. Se negli ultimi anni l'andamento commerciale è stato positivo, lo si deve principalmente ad un innalzamento qualitativo della produzione e ad un allargamento dei mercati; queste operazioni da parte di pochi "furbi" vanno contro ogni logica di buon senso e squalificano il kiwi italiano.



Nella foto impianto di Actinidia di un produttore Agrintesa
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Fatta questa importante premessa, cosa ci si aspetta dalla campagna 2014/2015? E' preoccupato per l'embargo russo?
Pur essendo di fronte ad uno scenario pesante e negativo che sta interessando molte specie frutticole, sul kiwi ci sono tutte le carte in regola per prevedere una buona stagione commerciale per i seguenti motivi:
  • La produzione è di ottima qualità, grazie all'andamento climatico favorevole, mentre a livello quantitativo non ci attendiamo eccessi produttivi.
  • Il kiwi d'importazione ha avuto e sta avendo ottime performance a causa delle scarse produzioni cilene; partiremo pertanto con una forte domanda da parte di tutti i mercati e quotazioni interessanti.
  • Infine, è uno dei pochi frutti del quale si osserva un aumento dei consumi sia nel mercato italiano che estero.
Per quanto riguarda l'embargo russo, non credo che questa situazione influirà più di tanto, in quanto le esportazioni di kiwi verso questo Paese sono limitate e comunque grazie all'ampio periodo di commercializzazione, sette mesi circa, ed ai numerosi mercati in cui viene esportato non sarà difficile riallocare le quantità.

Dal punto di vista fitosanitario, come procede la lotta al Psa (batteriosi dell'actinida)? La situazione desta ancora preoccupazione?
Attualmente, la situazione è sotto controllo. Questo non significa che abbiamo "debellato" il batterio dai nostri impianti, ma che stiamo imparando a conviverci limitando notevolmente i danni, così come accaduto per il colpo di fuoco nel pero. Questa affermazione è confermata dalla ripresa negli investimenti sul kiwi da parte dei nostri soci che stanno investendo sia sulle varietà a polpa gialla che a polpa verde.

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