Embargo, Mercuri: Europa valuti risorse straordinarie

Embargo, Mercuri: Europa valuti risorse straordinarie
"I problemi del comparto agricolo europeo derivati dall'embargo russo non possono essere affrontati come una mera questione di politica agricola, perché non siamo di fronte ad una crisi di mercato o ad una eccedenza produttiva, ma ad una situazione delicata scaturita da problemi di politica internazionale e di tensioni a livello diplomatico tra i vari paesi. È per questo che l'Europa non può pensare di affrontare la crisi con le sole risorse del budget agricolo, bensì facendo ragionamenti più ampi che vedano convergere la politica comunitaria intorno ad un piano di risorse straordinarie". Così il Presidente dell'Alleanza delle cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri che ha partecipato venerdì 5 settembre a Bruxelles, al Praesidium straordinario del Copa Cogeca, in cui erano presenti i 28 Paesi dell'Unione e più di 50 organizzazioni, in merito all' embargo russo che dallo scorso 7 agosto sta colpendo le produzioni comunitarie.

"Pur esprimendo un generale apprezzamento per il livello di attenzione che il Governo italiano sta dedicando alla delicata questione dell'embargo russo, occorre però affrontare con urgenza, insieme alla Commissione europea, alcuni aspetti critici che consentano ai nostri operatori di poter contare su semplici ed efficaci strumenti per fronteggiare le difficoltà".

Rispetto alle risorse stanziate per il settore ortofrutticolo, Mercuri ha ribadito come i 125 milioni di euro costituiscano uno stanziamento insufficiente per far fronte alle difficoltà del settore che vede esclusi dalle misure prodotti quali meloni, angurie, cipolle e agrumi. Non solo. "Anche le modalità sono sbagliate, perché sono tali da causare una vera e propria corsa al sostegno (i primi produttori a fare domanda ricevono il contributo), con il rischio poi di lasciare senza risorse produzioni autunnali e invernali per cui la crisi è già ora prevedibile, quali mele, pere e kiwi, che sono tra l'altro le prime voci in volumi dell'export ortofrutticolo verso la Russia".

Lo strumento principe deve rimanere, ha ribadito Mercuri, quello dell'aggregazione, mettendo le OP al centro delle attività di intervento e mantenendo una differenziazione economica a favore dei ritiri fatti dalle OP rispetto a quelli dei produttori singoli. Il Presidente dell'Alleanza delle cooperative agroalimentari ha infine chiesto che venga posta la massima attenzione ai controlli, che dovranno essere capillari e rigorosi per evitare che si creino speculazioni, e che si lavori per creare un sistema di incentivi per le aziende che esportano su nuovi mercati, attraverso misure diverse ed innovative ed eventualmente anche in deroga alle norme ordinarie, come l' assicurazione del credito e il ripristino di specifiche restituzioni all'export.

Relativamente all'aiuto all'ammasso privato dei formaggi, occorre secondo il presidente Mercuri "dimostrare maggiore attenzione nei confronti delle produzioni DOP/IGP per non determinare svantaggi competitivi tra imprese diverse, soltanto in virtù delle loro produzioni. Ciò per tutelare in maniera equa e senza discriminazioni tutte le eccellenze del Made in Italy agroalimentare".

Forti preoccupazioni vengono anche dalle ripercussioni sul settore vitivinicolo causate dalla chiusura dell'export verso la Russia. "Considerata l'importanza che il mercato russo riveste per le esportazioni di vino italiano - spiega Mercuri - le nostre cooperative stanno seguendo con grande apprensione l'evolversi degli eventi e la possibilità che la Russia possa inasprire ed ampliare ulteriormente l'elenco delle produzioni sottoposte ad embargo. La nostra speranza - prosegue il Presidente - è che il clima possa distendersi e che si cerchi, attraverso il dialogo e la diplomazia, una soluzione che possa essere accolta positivamente da tutte le parti coinvolte e che consenta di ripristinare quanto prima i normali rapporti commerciali tra l'Unione europea e la Federazione russa".

Mercuri ha infine espresso apprezzamento per la decisione della Commissione di stanziare un budget supplementare di 30 milioni di euro per sostenere i programmi di promozione dei prodotti agricoli nel 2015, da presentare già entro il prossimo 30 settembre, pur se "occorrerà tuttavia vigilare sulle modalità e i criteri di accesso a queste risorse aggiuntive per promuovere i nostri prodotti in altri e nuovi mercati per valutarne l'effettiva efficacia.

Fonte: Ufficio Stampa Fedagri-Confcooperative