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Romagnoli: crisi delle patate, la filiera non ha scuse

Prezzi bassi, consumi ko: l'imprenditore emiliano, referente per Fruitimprese, sferza il settore

Romagnoli: crisi delle patate, la filiera non ha scuse
"Non cerchiamo scuse: la stagione nera delle patate è figlia della destrutturazione della filiera, della mancanza di programmazione, di un sistema frammentato che invece di difendere il prodotto spinge al ribasso i prezzi non appena ci sono avvisaglie di crisi". Giulio Romagnoli, noto imprenditore bolognese e presidente della Commissione patate di Fruitimprese non si nasconde dietro un dito: la campagna è negativa, le quotazioni spesso inferiori ai costi di produzione e, afferma convinto, occorre che ognuno si assuma le proprie responsabilità.

"Ci giochiamo male le carte. Risultato: la stagione, cattiva di sua, diventa pessima", spiega Romagnoli. "Non è possibile vendere a 30-32 centesimi al chilo patate lavorate a fronte di costi fissi che sfiorano i 40 cents. Siamo partiti a settembre-ottobre con listini decorosi e oggi, eccezion fatta per chi sa differenziare ed esprimere politiche commerciali distintive, i prezzi sono insoddisfacenti e i consumi negativi: tra gennaio e novembre, nella Gdo e nella Do, si stima una flessione del 5% rispetto all'analogo periodo del 2013. Anche perché le promozioni continue non pagano, anzi, non fanno altro che ridurre ulteriormente la marginalità...".

Romagnoli, che da tempo auspica la stipula di accordi quadro a livello territoriale, ritiene tuttavia che gli operatori non debbano demoralizzarsi ma fare tesoro di quanto sta avvenendo per le prossime stagioni: "La scorsa campagna è stata positiva e penso ci siano tutte le premesse perché la prossima segni il ritorno a un maggiore equilibrio. Non bisogna perdere fiducia e continuare a puntare sul prodotto nazionale per soddisfare una domanda che resta comunque superiore all'offerta, puntando su sinergie, efficienza e senso di responsabilità senza scaricare sempre le colpe sugli altri. E impegnandosi in maniera strutturata affinché le situazioni negative non si ripetano ciclicamente".

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