Frutta esotica: produzioni, import-export, prezzi e consumi di una categoria in salute

Focus banane: crescita delle importazioni e vendite in ripresa in Italia

Frutta esotica: produzioni, import-export, prezzi e consumi di una categoria in salute
Gusti nuovi, proprietà nutritive e praticità di consumo, la categoria dei frutti esotici sta consolidando la sua presenza nei mercati a livello mondiale, guadagnando ormai un posto importante anche nella dieta dell'italiano medio, come dimostra la ripresa di consumo dell'ultimo anno. Questa tipologia di frutti contiene uno svariato numero di prodotti, motivo per cui nel seguente articolo verranno trattati quelli di maggior rilievo dal punto di vista del nostro Paese, con una particolare attenzione verso il prodotto banana.

Le produzioni mondiali di frutta esotica

Stando ai più aggiornati dati FAO elaborati dal Monitor F&V Agroter, la quota di produzione dei frutti esotici selezionati (Banane, Cocco, Mango, Platano, Ananas, Papaia e Avocado) rispetto al totale frutta si attesta al 44% in quantità (circa 630 milioni di tons). Addizionando a questa valore le altre produzione esotiche non considerate precedentemente, si può tranquillamente affermare che più della metà della frutta prodotta al mondo ricade sotto questa categoria. Tra i 7 prodotti menzionati è la Banana a condurre le produzioni con uno share del 36,2%; seguono la Noce di Cocco (23,2%), il Mango (13,8%), il Platano (13,7%), l'Ananas (7.7%), la Papaya (4%) e infine l'Avocado (1,5%).


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Banane: produzioni mondiali

Le produzioni mondiali medie del triennio 2010-2012 di banane hanno superato i 105 milioni di tonnellate con l'India che primeggia con quota 27,7 milioni, seguita dalla Cina con 10,2 milioni. Questi due paesi però, assieme al Brasile (7,1 milioni di tonnellate), godono di un alto consumo interno, non influenzando così i mercati esteri. Altri protagonisti delle produzioni mondiali sono le Filippine (9,2 milioni di tonnellate) e l'Ecuador (7,5 milioni di tonnellate) che contrariamente a India, Cina e Brasile sono protagonisti degli scenari internazionali esportando la maggior parte delle banane prodotte. Infine, i primi 10 paesi rappresentano oltre il 70% delle produzioni mondiali.


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Lo scenario dell'export mondiale di frutta esotica

Sempre stando ai dati FAO, i leader mondiali nell'export di frutta esotica sono molto diversificati a seconda del prodotto. Per l'Avocado primeggia il Messico mentre per la Noce di Cocco l'Indonesia e il Vietnam che negli ultimi anni hanno segnato alti volumi in esportazione. Il Messico primeggia, inoltre, tra i leader di commercio estero di Mango e Papaya.


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Facendo riferimento all'Ananas, dagli anni '90 la Costa Rica è in assoluto il Paese di riferimento per quanto riguarda la provenienza. Altri paesi sono le Filippine, con un export consolidato da decenni, l'Ecuador e Panama e in infine la Costa d'Avorio che ha visto calare i propri flussi commerciali negli ultimi 15 anni.

Banane: export mondiale

I grandi protagonisti degli scenari internazionali di banane sono sicuramente l'Ecuador, che dagli anni '90 ha quintuplicato i propri volumi esportati, e le Filippine, con buone performance negli ultimi 10 anni. Seguono Costa Rica e Colombia che presentano volumi stabili in media nelle ultime due decadi. La quinta posizione spetta al Guatemala con 1,4 milioni di tonnellate nel biennio 2010-2011. Delle 18 milioni di tonnellate di banane esportate al mondo, i primi 5 player rappresentano circa il 70%, rimarcando la forte concentrazione del settore che vede l'Ecuador in una salda prima posizione.


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Le importazioni italiane di frutti esotici e relativi prezzi

Approfondendo il nostro Paese, secondo i dati Istat elaborati dal Monitor F&V Agroter, l'Italia negli ultimi 10 anni ha aumentato le sue importazioni di Banane (da 623 mila tons del 2004 a circa 700 mila tons del 2014). Buona crescita delle importazioni di Ananas, concentrate principalmente nel triennio 2004-2005-2006, che ha raggiunto al 2014 quasi le 160 mila tons. Secondo l'Istat, le importazioni di Noci di Cocco da parte del nostro Paese sono passate da circa 6 mila tons del 2004 a 3 mila tons nel 2014. Le importazioni di Avocado, Mango e Papaya sono invece cresciute nell'ultimo decennio più che raddoppiando le proprie movimentazioni e segnando nel 2014 i seguenti volumi mossi: 8,8 (Avocado), 6,9 (Mango) e 2,5 (Papaya) migliaia di tonnellate.


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Come si può notare dal grafico, i prezzi di importazione sono calati nettamente per quanto riguarda l'Ananas (-33% rispetto al 2004) contrariamente alle Noci di Cocco il cui prezzo è più che raddoppiato. Altri balzi di prezzi significativi si sono registrati per il Mango (+80%) e per la Papaya (+15%).

Banane: importazioni italiane

Secondo i dati Istat elaborati dal Monitor F&V Agroter, l'import italiano delle banane a valore è cresciuto, con andamento leggermente fluttuante, dal 2004 (339 milioni di €) al 2014 (circa 400 milioni di €). Per quanto riguarda i volumi si sono registrati due picchi importanti: quello del 2005, congiunturale ad una forte contrazione dei consumi domestici italiani, dove si è scesi sotto la soglia dei 600 mila tons e uno al 2008, anno precrisi, dove si è superata la soglia dei 700 mila tons di banane importate. I prezzi sono pressoché stabili, con una leggera diminuzione a 0,57 €/kg nel 2014 rispetto ai 0,59€/kg del triennio precedente. Da sottolineare l'annata 2005 dove il prezzo medio delle banane importate ha superato i 65 centesimi.


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Il calo dei consumi domestici italiani di frutta esotica

Dai dati dell'Osservatorio MacFrut-GfK elaborati dal Monitor F&V Agroter, si può osservare come le sole Banane rappresentino oltre l'80% a volume dell'intera categoria, rimarcando l'assoluta importanza di questo prodotto per il consumatore italiano. Dal 2008 al 2013, seguendo il trend discendete dell'intero comparto ortofrutticolo, anche la frutta esotica ha registrato un fenomeno di erosione dei consumi quasi lineare, con la perdita di quasi 5 punti percentuali. Dai dati preliminari del 2014 sembra invece apparire un'inversione della tendenza: +2,5 punti percentuali della frutta esotica rispetto al periodo precedente. Questa inversione di trend è da imputarsi principalmente all'aumento della categoria "Altra frutta esotica" che ha segnato a valore e volume crescite percentuali a doppia cifra.


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Banane: fasi di consumo italiano e i prezzi

Negli ultimi 10 anni i consumi domestici di banane hanno attraversato tre fasi abbastanza distintive: dal 2002 al 2005 sono fortemente diminuiti al ritmo medio di quasi 4 punti percentuali annui, poi nel triennio successivo hanno attraversato una leggera ripresa per infine terminare con una fase di erosione dei consumi che ha fatto chiudere il 2014 con quasi -16 punti percentuali rispetto al 2004. Stando ai dati preliminari, da sottolineare la leggera ripresa del 2014 (+0,3 punti percentuali) rispetto al 2013.


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Banane: stagionalità e prezzi

La banana, nonostante sia un frutto presente su tutto l'arco dell'anno, gode di una stagionalità dei consumi che si accentua positivamente nei mesi di Marzo e Giugno. L'estate, con i mesi di Luglio e Agosto, è ovviamente il periodo che presenta i minor consumi, rilanciati leggermente con l'inizio delle scuole nel mese di Settembre. Per quanto riguarda i prezzi al consumo, il picco più alto lo si registra nel mese di Aprile mentre i due livelli più bassi li si notano a Febbraio e Settembre, probabilmente per una motivazione di rilancio dei consumi.


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