Fragole, Gruppo di contatto: riscatto italiano possibile

Ieri a Huelva il summit con Spagna e Francia. Nicodemo: confidiamo nella ripresa, Candonga insegna

Fragole, Gruppo di contatto: riscatto italiano possibile
Dodici mesi fa suscitò clamore l’assenza dell’Italia (cliccare qui per leggere), ma quest'anno la musica è stata diversa e, al Gruppo di contatto fragola con Spagna e Francia di ieri a Huelva, la compagine italiana era ben nutrita (cliccare qui per leggere chi era presente ed il programma). Numerosi gli spunti emersi nella giornata, dedicata inizialmente alle visite tecniche in alcune aziende iberiche. 

Francesco Nicodemo, coordinatore da aprile 2014 del Comitato di prodotto costituito presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali nell'ambito dell'organismo interprofessionale Ortofrutta Italia, riassume così l’andamento della scorsa campagna e le prospettive per quest’anno: “Dopo la tendenza leggermente negativa registrata nel 2014 confidiamo in una ripresa, in particolare riteniamo saranno premiate dal mercato le produzioni di fragole di qualità; non è un caso che lo scorso anno ha retto alle turbolenze la Candonga Top Quality prodotta anche in Basilicata".

Dopo un 2014 complicato...

"Fra le variabili non favorevoli dello scorso anno - prosegue Nicodemo - ricordiamo l'anticipo produttivo nelle aree settentrionali, Nord Italia e Germania e di altri produttori del Centro Europa, con accavallamento e conseguente squilibrio fra domanda e offerta.  C'è stata inoltre in Italia una forte importazione di prodotto spagnolo. A ció si aggiungano l'elevata piovosità registrata e la congiuntura  economica negativa".

... prospettive migliori: «Più qualità al Sud»

"Tutto ció non ci scoraggia per il 2015, anzi", conclude il coordinatore del Comitato di prodotto. "Al Sud, stando ai dati, e in particolare in Basilicata, le produzioni di qualità sono cresciute, segno evidente che c'è fiducia. Voglio ricordare infine come lo scorso anno, nonostante le condizioni sfavorevoli, ci siamo difesi molto bene in Germania anche quando lì c'era già il prodotto tedesco. Abbiamo buoni motivi per essere ottimisti per il 2015: la fragolicoltura italiana ha raggiunto ottimi livelli di specializzazione, motivo valido per ben sperare".

Nella foto di Gianluca Pizzolla, la delegazione italiana ieri a Huelva

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