Attualità
Cipolla bianca: «Improvviso boom di richieste»
Marmocchi: stagione pessima, ma da alcuni giorni forte incremento della domanda estera
“Esplosione di richiesta di cipolla bianca! Cosa sta succedendo?”. Se lo chiedono - con un post piacevolmente stupito pubblicato sul profilo di facebook - alla Marmocchi Angiolino Srl, azienda di Argenta, in provincia di Ferrara, che si occupa prevalentemente di commercializzare, come prodotto sfuso e confezionato, patate e cipolle tipiche della zona e di altre aree vocate.
Contattato da Italiafruit News, il titolare Davide Marmocchi (nella foto), spiega che “negli ultimi due-tre giorni abbiamo assistito ad un boom di richieste soprattutto dall’estero; prima di allora la campagna commerciale - iniziata ad agosto a seguito della raccolta ultimata a fine luglio dopo un'estate piovosa e quindi sfavorevole - è stata pessima, complice un forte aumento produttivo, stimabile attorno al 40% in più della scorsa stagione. Adesso, improvvisamente, la domanda è decollata e l’80% del prodotto prende la via dell’export. Ovviamente ci auguriamo non sia un fuoco di paglia e che il trend prosegua sino all’esaurimento delle scorte: solitamente la campagna commerciale si protrae sino a fine marzo, primi di aprile…”.
Ecco perché s’intravvede una luce in fondo al tunnel.
Copyright 2015 Italiafruit News
Contattato da Italiafruit News, il titolare Davide Marmocchi (nella foto), spiega che “negli ultimi due-tre giorni abbiamo assistito ad un boom di richieste soprattutto dall’estero; prima di allora la campagna commerciale - iniziata ad agosto a seguito della raccolta ultimata a fine luglio dopo un'estate piovosa e quindi sfavorevole - è stata pessima, complice un forte aumento produttivo, stimabile attorno al 40% in più della scorsa stagione. Adesso, improvvisamente, la domanda è decollata e l’80% del prodotto prende la via dell’export. Ovviamente ci auguriamo non sia un fuoco di paglia e che il trend prosegua sino all’esaurimento delle scorte: solitamente la campagna commerciale si protrae sino a fine marzo, primi di aprile…”.
Export al via in ritardo, rimanenze elevate
Un’iniezione di fiducia e di… ordini che ci voleva: “La stagione è stata finora particolarmente difficile; solitamente iniziamo ad esportare attorno a ottobre, ma fino a gennaio è stata calma piatta. A fine gennaio le rimanenze rilevate dalla Borsa di Bologna erano molto ingenti, ora ci sono le condizioni perché il dato di fine febbraio fornisca un indicatore sensibilmente inferiore. I prezzi, al momento non sono aumentati, ma se il decumulo proseguirà così… ”.Deterioramento della merce stoccata, prezzi in aumento all'estero
Ma quali sono i motivi dell’exploit? “Pur non avendo ancora precisi riscontri oggettivi - annota Marmocchi - riteniamo le cause siano legate a un aumento dei prezzi delle cipolle estere e al deterioramento di parte della merce stoccata nei magazzini, conseguentemente non più destinabile al consumo. Elementi che spingono a una rivalutazione delle produzioni italiane, soprattutto se di qualità. Inoltre, il fatto che vi siano grosse giacenze nel Nord Italia ha scoraggiato gli operatori d’Oltremare a stipulare ordinativi importanti per il nostro mercato”.Ecco perché s’intravvede una luce in fondo al tunnel.
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