Attualità
La crisi russa limita gli effetti dell’embargo
L’analisi della situazione attuale e futura con Philippe Binard, delegato generale di Freshfel
Intervistato dal nostro partner Eurofruit, il delegato generale di Freshfel Europe Philippe Binard ha provato a ipotizzare gli scenari futuri dell'embargo russo, iniziato sei mesi fa e sul quale non è tuttora possibile definire una data conclusiva.
"Il bando – spiega Binard – potrebbe essere prolungato, la lista dei prodotti potrebbe cambiare o, se le sanzioni Ue saranno meno stringenti, il bando potrebbe essere parzialmente o completamente rimosso... Ma non ho la sfera di cristallo". Di sicuro – prosegue – se l'embargo dovesse finire oggi, diverse misure sanitarie e fitosanitarie (SFS) rimarrebbero in vigore, comprese quelle sulle mele polacche.
A ciò si aggiunge il fatto che il volume esportato di ortofrutta europea nei Paesi extra Ue registra un aumento che, seppur leggero, fa bene presagire per il futuro. "Gli esportatori hanno trovato nuove rotte e nuovi mercati, anche se il valore è sceso in modo significativo" riferisce Binard.
Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.
"Il bando – spiega Binard – potrebbe essere prolungato, la lista dei prodotti potrebbe cambiare o, se le sanzioni Ue saranno meno stringenti, il bando potrebbe essere parzialmente o completamente rimosso... Ma non ho la sfera di cristallo". Di sicuro – prosegue – se l'embargo dovesse finire oggi, diverse misure sanitarie e fitosanitarie (SFS) rimarrebbero in vigore, comprese quelle sulle mele polacche.
Ma il quadro non è proprio tutto nero
La situazione economica che attualmente affligge la Russia, dove il rublo è in forte deprezzamento, costituisce una nota positiva per i produttori europei. "Il mercato diventerebbe poco attraente nel caso in cui tutti i bandi dovessero finire" ha aggiunto Binard evidenziando i risultati poco incoraggianti realizzati in Russia dagli esportatori turchi ed egiziani, nonostante un ambiente concorrenziale per loro favorevole.A ciò si aggiunge il fatto che il volume esportato di ortofrutta europea nei Paesi extra Ue registra un aumento che, seppur leggero, fa bene presagire per il futuro. "Gli esportatori hanno trovato nuove rotte e nuovi mercati, anche se il valore è sceso in modo significativo" riferisce Binard.
Si lavora su States, Australia e Giappone
Binard conclude l'intervista con Eurofruit rilevando come l'associazione europea stia continuando a lavorare d'intesa con la Commissione per sbloccare l'accesso negli Stati Uniti, in Australia e in Giappone, quali Paesi del G7 che ancora oggi impongono barriere protezionistiche eccessive.Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.