Besana porta la produzione di noci e nocciole ad Est

Iniziato il progetto che coinvolge Polonia, Ungheria, Croazia e forse anche Ucraina

Besana porta la produzione di noci e nocciole ad Est
Besana non si ferma. Archiviato un 2014 positivo, con 171 milioni di euro di giro d'affari (+19% sull'anno prima) e una crescita anche nel biologico (+5%), fresca di festeggiamenti per i 94 anni di storia, la società con sede a San Gennaro Vesuviano (Napoli) e connessioni in tutto il mondo ha lanciato un nuovo progetto. Obiettivo: diffondere la produzione di noci e nocciole in alcuni Paesi dell'Est, ossia Polonia, Ungheria, Croazia e, forse, anche Ucraina.

Lo ha spiegato ieri a Varsavia in occasione del Road Show Macfrut organizzato nella capitale polacca, il carismatico leader Giuseppe "Pino" Calcagni: "Puntiamo ad agevolare l'agricoltura specializzata di questi prodotti che garantiscono un significativo valore aggiunto; mettiamo a disposizione i nostri tecnici, i nostri agronomi e le migliori tecnologie per aziende intenzionate a produrre su terreni estesi tra 10 e 500 ettari. Se il clima continuerà a cambiare, faremo un pensierino anche alle mandorle".

"Grazie alle moderne tecnologie queste coltivazioni si possono portare avanti con un modesto impiego di manodopera", ha proseguito Calcagni prima di prendere un volo per Budapest. "Inoltre, visto che il grosso della raccolta avviene in autunno, quando il clima in questi Paesi spesso non è clemente, siamo in grado di fornire una filiera logistica capace di mettere il prodotto "in sicurezza" nel giro di 36-48 ore. La Polonia è uno dei mercati più interessanti per questo progetto".

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