Coop.fi, ortofrutta a km zero in un innovativo format di vicinato

Il "category" Boncompagni illustra il reparto del Pdv Unicoop Firenze di Grassina

Coop.fi, ortofrutta a km zero in un innovativo format di vicinato
Tra passato e futuro. Anche nel reparto ortofrutta. Può essere riassunta così la filosofia del punto vendita Coop.fi inaugurato mercoledì a Grassina (Firenze), primo di un format sperimentato da Unicoop Firenze dopo una ristrutturazione durata oltre un mese.
 
Un progetto pilota tutto centrato sull’idea di un rapporto diretto e personalizzato con soci e clienti, come conferma il claim “la nostra spesa ha un altro valore. Ogni giorno qualità, risparmio, rispetto dell’ambiente e amore per il territorio”. L’innovazione parte dagli arredi: i 2.000 prodotti a marchio Coop sono sistemati su scaffali più bassi, che permettono la massima accessibilità anche alla clientela più anziana, grazie alla loro altezza massima di appena 1,60 mt.; i cartellini dei prezzi sono più grandi leggibili; i frigoriferi sono chiusi per risparmiare energia; i carrelli per la spesa sono in plastica riciclata, le luci sono a led.

Il progetto è quello di un punto vendita di vicinato pensato per la spesa quotidiana, legato al territorio e al quartiere che lo circonda. Quello di Grassina è un piccolo super di 550 metri quadri dove poter ritrovare i mestieri di bottega: macellaio, panettiere, salumiere e ortolano di fiducia, pronti a offrire consigli e ricette.



Reparto ortofrutta: prodotti a km zero. E il fornitore li presenta

Per saperne di più sul reparto ortofrutta, Italiafruit News ha intervistato Francesco Boncompagni, category ortofrutta di Unicoop Firenze: "Frutta e verdura sono al centro del Pdv con due isole espositive; circa 150 le referenze con grande evidenza e valorizzazione delle produzioni locali. Siamo a Firenze sud e la materia prima proviene da quest'area per arrivare fresca di giornata. Al momento sono tre i fornitori  - di Impruneta, Scandicci e Bagno a Ripoli - ma aumenteranno nel periodo estivo quando la disponibilità di materia prima di zona sarà maggiore".

"Mercoledì nel giorno d'inaugurazione - spiega Boncompagni - il fornitore di Scandicci ha portato una quindicina di articoli locali, dal basilico al cavolo nero, alla spinacina, subito evidenziati adeguatamente nello spazio espositivo del reparto ortofrutta. I prodotti vengono raccolti in mattinata e portati subito in negozio. E domani, sabato, un produttore verrà nel Pdv a presentare frutta e verdura, evidenziandone le caratteristiche e il valore aggiunto legato alla stagionalità".

Quando non saranno disponibili referenze di stagione, prosegue Boncompagni, potranno essere acquisite produzione di altre aree, "ma prima faremo un'attenta valutazione: non avremo mai in assortimento pomodoro spagnolo o del Nord Africa, tanto per intenderci. Piuttosto non ci sarà quel prodotto". "La produzione locale - precisa il category - sarà valorizzata anche da imballaggi adeguati: cassette in legno invece che in plastica".



Se il nuovo format dovesse riscuotere successo, Unicoop pensa di estenderlo anche ad altre parti della città, più centrali, sempre con lo stile del negozio della porta accanto, anzi di una somma di negozi di vicinato raccolti insieme. "Sono almeno una trentina i negozi che potrebbero essere riconvertiti a questa tipologia, tra i 500 e i mille metri quadri", dice ancora Boncompagni.

I prezzi, assicura la Coop, sono super competitivi. L'idea del supermercatino-negozio di quartiere nasce dalla considerazione che il mondo con la crisi è mutato e che perfino in Usa i grandi centri commerciali stanno sparendo. "Sono cambiati gli stili di vita - ha spiegato Claudio Vanni della Coop in una nota -. Le persone non vogliono più percorrere chilometri per fare la spesa, costa troppo in termini di denaro. E poi torna a piacere l'idea del contatto umano, del negoziante di fiducia, dell'incontrarsi a fare la spesa. Perchè la crisi ha modificato il modo di consumare".

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Foto: A. Fantauzzo, Coop Firenze