Usa: sempre più dietologi nei punti vendita

Il 95% dei retailers se ne avvale. Consigliano i clienti e sono apprezzati. Ma c'è un rischio...

Usa: sempre più dietologi nei punti vendita
"Scusi Dottore, cosa mi consiglia per il raffreddore di mio figlio?". "Mi segua nel mio ufficio... nel reparto ortofrutta". Potrebbe sembrare uno scherzo, ma in realtà è una conversazione che tra non molto potremmo ascoltare anche nei nostri supermercati. Infatti, come esposto nel "Report on Retailer Contributions to Health and Wellness 2014" del Food Marketing Institute (Fmi), sono sempre di più i retailers americani che instaurano delle collaborazioni con figure professionali come medici e dietologi, che possano consigliare i clienti direttamente nel punto vendita.

Dietologi in store meglio di coupon e siti web

I consumatori sono sempre più attenti agli aspetti salutistici, soprattutto quando devono decidere cosa mangiare e in particolare quando si tratta di ortofrutta, stimolati anche dalla continua pressione mediatica sul settore (come ha approfondito Italiafruit News nei giorni scorsi). Sarebbe però decisamente ingombrante affollare il punto vendita con cartelloni, fogli informativi e tabelle nutrizionali per ogni categoria, famiglia e referenza, senza considerare la percentuale (minima?) di clienti che li consulterebbe.

Ed è anche per questo motivo che molti distributori negli Stati Uniti hanno deciso di utilizzare dei professionisti per integrare questo servizio all'esperienza d'acquisto. Il 95% dei retailers intervistati nel report di Fmi ha assunto dei dietologi per collaborare trasversalmente con le aziende sia a livello corporate che nel punto vendita. Tra tutte le iniziative intraprese per informare i clienti, come segnaletica in store, siti web, social media e pubblicità, la presenza fisica di dietologi o farmacisti nel punto vendita ha riscosso il maggior tasso di coinvolgimento.

Consulenza real time, convenience ed economica

Queste figure di consulenza "real time" possono lavorare anche in team, integrando le varie informazioni. Di solito vengono collocati in reparti dedicati, come quelli per vegetariani/vegani o intolleranti/allergici, ma è frequente trovarli anche in reparti generici. Nel 2014, le richieste principali (90%) da parte dei clienti erano orientate verso prodotti con basso impatto sul diabete e che garantissero una dieta sana ed equilibrata, soprattutto per i più piccoli. Per cui, come previsto, grande attenzione per il food.

Alex Hurd, product-development chief presso Wal-Mart's, ha recentemente dichiarato a CFO.com di voler portare Wal-Mart's tra le catene leader nel fornire questo servizio ai propri clienti. Un trend che ha trovato l'approvazione anche del Pharmacy Times, che sottolinea come la presenza in store di professionisti della salute aiuti i consumatori ad avere pareri precisi e competenti, in maniera veloce ed economica.

Potrebbe esserci il rischio di...

Proprio adesso che il settore sta massimizzando i suoi sforzi per rendere l'ortofrutta sempre più attraente e appetitosa agli occhi del consumatore, non c'è il rischio che queste iniziative colmino definitivamente il gap percettivo tra ortofrutta e medicine?
 
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