Gdo, nuovi orizzonti. I format? In pensione

Ieri la convention Cermes, ricca di input: rivedere i modelli organizzativi, ragionare per aree

Gdo, nuovi orizzonti. I format? In pensione
Andare oltre, pensare differente: si potrebbe riassumere così, citando Steve Jobs, il messaggio lanciato ieri a Milano alla convention annuale Cermes (Centro di ricerca su marketing e servizi della Bocconi) dedicata alla distribuzione italiana. I principali spunti della giornata (a porte chiuse), sono stati rilanciati via tweet da Mario Gasbarrino (nella foto), Ad di Unes e U2

Gli inputi dell'evento per punti

  • Il messaggio di quest’anno? Rinascita, creatività, concretezza e semplicità.
  • I dati presentati da Cermes: tra il 2010 e il 2014 è aumentato il numero di ipermercati (da 425 a 442, +4%) e discount (da 4.193 a 4.534, +8,1%); in calo invece supermercati (da 8.966 a 8.934, -0,4%) e soprattutto i negozi di prossimità (da 6.657 a 6.347, -4,7%).


  • Ma i dati non raccontano tutto, è stato sottolineato, perché “dire che gli hard discount nel 2014 hanno rallentato è errato: c’è discount e discount, non bisogna parlare più di format  ma di insegne e punti vendita”. Insomma, “la vera competizione sarà sempre più tra insegne e sempre meno tra format: la distinzione serve solo a chi osserva il mercato”.
  • Anche la marca del distributore non è uguale in tutte le insegne; non si deve generalizzare le valutazioni generali non servono.
  • Occorre rottamare parole come hard discount e supermercato, hi-low e every day low price e parlare di clienti, bisogni e punti vendita.
  • La distribuzione deve tenere in grande considerazione il fatto che l'Italia è un mercato maturo non solo per i consumi ma anche per l'età media sempre più avanzata.
  • E c’è di più: i consumi sono diversi per area geografica, quindi la governance dell’offerta va riportata a valle.


  • E' necessario semplificare i modelli organizzativi-decisionali della Gdo
  • Va mandato in soffitta il termine consumatore: oggi si deve parlare di cliente, di persona.
  • Le promozioni? Hanno fatto danni. La costruzione dell’immagine di convenienza è molto più articolata del semplice item prezzo.

Gli interventi dei big di Coop e Conad

Marco Pedroni, presidente di Coop, si è soffermato sul supermercato del futuro, a poche settimane dall’avvio dell’Expo che vedrà proprio la catena leader in Italia proporre un Pdv proiettato nel tempo: “sarà un'agorà con relazioni di filiere, merci e tecnologia che funziona". Per Pedroni, è necessario dare “più forza allo scaffale” e "andare oltre i volantini promozionali"; il presidente di Coop ha poi parlato dell’approccio alla politica dell’"every day low price”.



Chicca di giornata, l’intervento dell’Ad di Conad e presidente di Adm Francesco Pugliese protagonista di uno speech sul libro “Tra l’asino e il cane”, che riporta un dialogo tra lui e il giornalista Claudio Cerasa. La sintesi? Per i presenti in sala è questa: leader "asino" è quello che non decide mai, leader "cane" è quello che si attornia di fedeli consensi...

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