Germania meta prediletta dai retailer, Italia settima

Germania meta prediletta dai retailer, Italia settima
I timori più diffusi riguardano l'escalation dei canoni di locazione e la mancanza di spazi commerciali adeguati. Eppure, nei piani dei retailer internazionali, l'espansione della rete di distribuzione resta un must. Lo conferma l'indagine How Active are Retailers Globally, condotta su scala globale dalla società di consulenza immobiliare Cbre. Secondo la ricerca, ben il 21% dei player intervistati ha dichiarato l'intenzione di aprire da uno a cinque store nei Paesi EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa), entro la fine dell'anno. Le insegne principali, dunque, continueranno a investire molto nei punti vendita fisici, nonostante le incertezze sulla ripresa economica e i rischi di instabilità sociale in est Europa, nord Africa e Medio Oriente.

Tra i vari mercati, è quello tedesco a essere considerato più attrattivo dai rivenditori, anche perché vanta più di 30 grandi città con un elevato potere d'acquisto e, fattore certamente non secondario, ha mantenuto stabili gli affitti. Il 40%, quindi, lo considera la meta ideale per inaugurare un negozio nel 2015. Seguono Regno Unito e Francia, rispettivamente con il 33 e il 31 per cento delle preferenze. Nel ranking, l'Italia figura al settimo posto con il 21%, dietro Hong Kong e a pari merito con Olanda e Stati Uniti.

"La crisi attraversata dal nostro Paese negli ultimi cinque anni non ha fermato l'attività dei retailer, ma anzi ne ha ribadito l'interesse, anche se con un approccio più cauto e selettivo – ha commentato Anna Paltrinieri, executive director retail agency di Cbre Italia –. Rispetto ai mesi passati, osserviamo che i rivenditori già presenti a Roma e Milano hanno maggiore fiducia, e ciò li porta a valutare un'espansione del network anche nei mercati secondari per consolidare la loro presenza e aumentare la massa critica".

Ecco il ranking dei Paesi preferiti dai retailer per ampliare la rete di distribuzione fisica nel 2015:

1 Germania 40%
2 Regno Unito 33%
3 Francia 31%
4 Cina 28%
5 Spagna 23%
6 Hong Kong 22%
7 Italia 21%
7 Olanda 21%
7 Stati Uniti 21%
10 Belgio 20%

Fonte: Foodweb