Soddisfazione dei consumatori, discounter in ascesa

Eurospin seconda alle spalle di Esselunga nell'indice Cfi. «Annullate le differenze tra format»

Soddisfazione dei consumatori, discounter in ascesa
Prima Esselunga, seconda Eurospin, terza U2: questo il podio 2014 dell'indice di soddisfazione delle insegne e tipologie di vendita della grande distribuzione elaborato recentemente da Cfi Group, la branch italiana del gruppo di marketing specializzato in indagini sui clienti che si avvale della metodologia ufficiale Acsi (American customer satisfaction index) della University of Michigan, certificata dal National quality research center (Nqrc).

Secondo la ricerca, chi meglio di tutti intercetta le esigenze dei consumatori è Esselunga con un punteggio di tutto rispetto; al secondo posto, a sorpresa, con un distacco di neppure 2 punti percentuali dal leader, ecco Eurospin che nella precedente rilevazione di due anni prima neppure compariva. Bene anche U2, seguita da Coop, Conad, Lidl, Unes (sempre del gruppo U2), Pam, Carrefour e Simply.




L'elemento che spicca nell'indagine è il secondo posto di un discounter, che in precedenza neppure compariva in graduatoria. Retail Watch ha colto l'occasione per promuovere un sondaggio tra i lettori chiedendo se vi sia ancora differenza tra supermercato e discount. I dati aggiornati a metà aprile parlano chiaro: per il 51% dei votanti, "supermercato e discount sono vocaboli da professionisti, il consumatore non distingue ma sceglie un'insegna". Segue, con il 33% l'opzione "il consumatore compra dove gli conviene, superando le tipologie".

Con un tweet Mario Gasbarrino (nella foto sopra), amministratore delegato di Unes/U2, concorda con chi sostiene che "le differenze tra supermercati e discount si sono ormai annullate": un concetto che era stato sottolineato a più riprese a fine marzo in occasione della convention annuale Cermes (Centro di ricerca su marketing e servizi della Bocconi) dedicata alla distribuzione italiana. Insomma la vera competizione sarà sempre più tra insegne e sempre meno tra format: la distinzione serve solo a chi osserva il mercato.

Copyright 2015 Italiafruit News