Una bandiera morsicata rappresenterà il made in Italy

Una bandiera morsicata rappresenterà il made in Italy
È una bandiera morsicata il segno unico distintivo deputato a rappresentare il Made in Italy sugli scaffali esteri. Aperte il 14 aprile dalla commissione di esperti istituita da Ismea, (composta tra gli altri da Gavino Sanna, Sergio Staino e Carlo Forcolini) le buste con il logo del segno unico distintivo. Era la seconda chance, dopo che la prima non era andata in porto dato che - scrive  Agricolae - i progetti presentati sembra non corrispondessero alle esigenze del marchio che dovrebbe, stando a quanto più volte sostenuto dal ministero delle Politiche agricole e del ministero dello Sviluppo economico, lanciare il made in Italy agroalimentare sugli scaffali esteri utilizzando le eccellenze delle denominazioni Dop e Igp come volano e traino.

Ma se il marchio definitivo è stato finalmente scelto a pieno titolo, per quanto riguarda i famosi finanziamenti a sostegno per portare il made In tricolore all'interno della Gdo a stelle e strisce del mercato americano potrebbe volerci ancora del tempo. Se da una parte il Ministero delle Politiche agricole dovrebbe mettere sul tavolo circa 12 milioni di euro (presi dal Dl competitività di agosto), dall'altra parte il Ministero dello Sviluppo economico dovrebbe mettere sul piatto altri 18 milioni di euro previsti dal Def. Dal canto loro i consorzi, tramite l'Associazione italiana Aicg, sembrerebbe che sia disposta a rilanciare con ulteriori 15 milioni portando la posta a quota 45 milioni di euro. Un bel gruzzolo per promuovere – anche in vista di Expo – i prodotti agroalimentari italiani. Ma tutto il "pacchetto" – così è previsto – deve passare attraverso la gestione Ice.

Fonte: Agricolae