Il succo di pomodoro Solfarm all'Expo con Pomorete

Il succo di pomodoro Solfarm all'Expo con Pomorete
Sembra un paradosso, ma nel Paese del pomodoro non viene prodotto il succo di pomodoro. A questa mancanza ha pensato Solfarm-Europa, azienda che fa parte di Pomorete, la prima filiera italiana del pomodoro che sarà a Expo da oggi al 10 maggio. E non è l'unica novità, perché l'azienda di Castelvetro Piacentino, guidata da Gianguido Bernardoni, sta per mettere sul mercato anche il Gazpacho. Naturalmente, entrambi saranno 100% Made in Italy, prodotti cioè con ortofrutta nazionale. Oltre alle tante proprietà salutari, il succo di pomodoro è celebre per la preparazione degli aperitivi - il Bloody Mary su tutti. Ed è legato al benessere anche il Gazpacho, la zuppa andalusa a base di verdure fredde.

Nata nel 2003, Solfarm ha 48 dipendenti - è previsto a breve un aumento dell'organico - e un fatturato di 7 milioni di euro. E' presente nelle principali catene della Gdo, che rifornisce con smoothies (gli ultimi gusti arrivati sono il Vegano e la Melagrana), con le mousse, le vaschette di frutta, le spremute. La produzione è di 1,5 milioni di smoothies e di 2,5 milioni di pezzi di vaschette di frutta fresca. Il mercato di riferimento è quello nazionale, ma di recente Solfarm si è spinta in Slovenia e nel Sud della Francia e ha avviato contatti con l'Austria: «Il problema della scadenza a breve, impone una seria programmazione nella logistica e nel trasporto perché il prodotto deve arrivare nei punti vendita entro due giorni dalla produzione» spiega Lino Libero, manager. La lavorazione è semplice e molto attenta. La frutta, dopo il lavaggio, viene tagliata a mano e inviata al reparto confezionamento.
L'azienda è a Castelvetro (Piacenza) e l'idea è venuta a Gianguido Bernardoni (foto di apertura) dopo anni trascorsi negli Usa, dove ha notato che la frutta fresca aveva un grande mercato e una grande appeal.

La frutta, selezionata con rigore, arriva dall'Italia (uva, fragole, pomodoro) e dai Paesi tropicali (ananas, mango, papaya). «Ci distinguiamo - afferma Bernardoni (che è anche presidente provinciale di Unionalimentari di Confapindustria, a cui aderiscono tutte le imprese di Pomorete) - per la qualità della materia prima e per il tipo di prodotto che ha un valore aggiunto superiore».

LA FILIERA POMORETE
POMORETE è la prima filiera italiana del pomodoro, costituita da 15 aziende emiliane, lombarde, campane e marchigiane, tutte aderenti a Confapindustria. Il fatturato è di circa 600 milioni di euro e i dipendenti, tra diretti e indiretti, sono circa 3.000. La filiera copre tutti i processi, dal "campo alla tavola": analisi del terreno, vivaistica, irrigazione, commercializzazione, trasformazione, trasporto e logistica. Pomorete è stata la prima filiera italiana a firmare il Protocollo della Regione Lombardia sul cibo sano, sicuro e garantito, documento fatto siglare ai Paesi partecipanti a Expo2015. Le aziende della filiera sono: ACP International Food, Agrofata, Asi Scambi Industriali, Isea Group, Steriltom, Emiliana Conserve, Carlo Manzella, De Santis, ‘O sole ‘e Napule, OMCE, Number 1 Logistic Group spa, MCM Ecosistemi, Seedling Tomato di Pavesi Cesare, Solfarm Europe srl, Mts-Sandei.


Fonte: Ufficio Stampa Pomorete