Week end importante per il melone del Nord: la Gdo sceglie

Apo Scaligera: sovrapposizione con la Sicilia e inizio difficile malgrado la qualità ok

Week end importante per il melone del Nord: la Gdo sceglie
Si preannuncia un fine settimana importante per il melone: “In questo week end i grandi gruppi della Gdo decideranno se proseguire con il prodotto siciliano, in fase di esaurimento ma offerto a prezzi particolarmente competitivi, oppure spostarsi sulle varietà del Nord Italia; se prevalesse la prima opzione, la situazione potrebbe complicarsi  a pochi giorni dal periodo per noi di massima produzione, che si protrarrà per un paio di settimane". Gianluca Bellini, responsabile commerciale di Apo Scaligera, fotografa così il momento commerciale e produttivo, che si appresta dunque ad affrontare una delle “sliding doors” stagionali.

“La campagna di Apo Scaligera - spiega Bellini a proposito del melone “firmato” dall’importante realtà ortofrutticola veronese - è iniziata in leggero ritardo rispetto allo scorso anno, quando l’avvio era avvenuto in anticipo rispetto alla media delle stagioni precedenti; torniamo quindi al nostro periodo tradizionale. La partenza è abbastanza stentata: c’è una sovrapposizione con la materia prima siciliana,  in fase calante, ma ancora oggi ben presente con la tipologia Mundial, mentre la Campania sta a sua volta esprimendo quantità importanti. Gran parte delle catene propongono ancora i frutti siciliani dai prezzi estremamente contenuti, parliamo di 70-80 centesimi per prodotto lavorato franco magazzino del distributore”. 


“La raccolta al sud è scattata in leggero ritardo - aggiunge Bellini - per cui prima di una settimana non dovremmo registrare grandi miglioramenti;  a complicare le cose contribuisce il clima variabile, che certo non favorisce i consumi”. Il  picco produttivo, per il melone di Apo Scaligera, dovrebbe verificarsi a inizio giugno: “La qualità è estremamente buona, gli sbalzi termici fanno sì che il contenuto zuccherino sia elevato; coltiviamo la varietà Macigno e le sue selezioni precoce e tardiva, ottimi frutti retati che segnano la fetta”.



Una coltura in progressivo sviluppo, per la quale le superfici dedicate sono aumentate del 15% rispetto alla passata stagione. Due le zone in cui si concentra la produzione dei soci: il comprensorio di Zevio-Raldon e quello di Erbè-Trevenzuolo, a ridosso del mantovano, dove Apo Scaligera possiede un magazzino di ritiro.  “In questa stagione aumenteremo le quantità del prodotto lavorato. L’obiettivo prefissato è di raggiungere il 70% di merce confezionata, contro il 30% venduto in bins, a fronte del rapporto 60-40 nel 2014”.

Nelle foto, melone di Apo Scaligera dal terreno al confezionamento al momento del consumo.

Non resta che attendere il week end per comprendere gli orientamenti della Gdo: “Non nascondiamo una certa preoccupazione per la prossima settimana - conclude Bellini - anche se la situazione ricalca quella già vissuta lo scorso anno, quando le cose migliorarono tra la prima e la seconda settimana di giugno”.  La commercializzazione del melone Apo Scaligera dovrebbe proseguire per tutto il mese di luglio, con prodotto di tunnel e campo aperto.

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