IV gamma orgoglio italiano

Fra luci e ombre il settore cerca una definitiva consacrazione anche grazie alla nuova legislazione

IV gamma orgoglio italiano
Il Gruppo IV Gamma di AIIPA ha riunito ieri il settore presso la Sala Convegni del Padiglione Cibus è Italia dell'Expo per discutere della nuova regolamentazione in procinto di diventare applicativa e delle possibili ripercussioni sul sistema. Per la verità della nuova legge si è parlato ben poco, mentre l’attenzione è stata più proiettata su come risollevare i consumi, vero tallone d'Achille del sistema. Nella relazione di apertura, Monica Pesce di Valdani, Vicari e Associati ha infatti evidenziato come l’Italia sia il secondo mercato a valore in Europa, dopo l’Inghilterra, ma come negli ultimi due anni e nelle proiezioni al 2016 stia segnando il passo (-0,2% nei consumi stimati per il quadriennio), mentre Spagna e Germania metteranno a segno una crescita di quasi il 5%, il tutto in uno scenario dominato dalla marca del distributore che arriva in Spagna a sfiorare l’80% del totale e ovunque vale oltre il 50%.


La filiera nazionale vale un miliardo. Ma le criticità non mancano

La filiera nazionale, a fronte di un valore a livello retail di circa 750 milioni di Euro, vale nel complesso circa 1 miliardo di Euro, se si considerano anche le esportazioni di materia prima per il confezionamento sui mercati di consumo e le vendite nel canale tradizionale e nell’horeca. Le problematiche sono le solite, già più volte evidenziate:

Modesta quota di alto consumanti pur con penetrazione elevata;
Scarsa qualità percepita dai non users;
Prezzo percepito come elevato sempre dai non users;
Scarsa vera innovazione soprattutto negli ultimi anni;
Packaging non sufficientemente in linea con l’evoluzione dei comportamenti d’acquisto.


Monica Pesce. In apertura, i protagonisti della tavola rotonda

Tavola rotonda: categorizzazione e distribuzione più adeguata

Di cosa fare per invertire la rotta ne hanno parlato nella successiva tavola rotonda alcuni protagonisti del settore. Il Presidente del Gruppo IV Gamma, Gianfranco D’amico, ha evidenziato come sia necessario un forte salto della IV gamma verso una vera categorizzazione, considerando che al Nord Ovest è già nelle prime 10 categorie dell’alimentare vendute, mutuando più quanto è avvenuto del grocery rispetto all’ortofrutta. Francesco Pugliese, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Conad, ha ricordato che se la IV gamma al sud vale solo il 10% del totale lo si deve all’inadeguatezza della Distribuzione più che a consumatori tradizionalisti e poco inclini al cambiamento. Mancano, infatti, strutture di logistica e banchi frigo adatti a questi prodotti. Mentre, viceversa, a proposito dello scarso valore generato lungo la filiera ha puntato l’indice sull’eccesso di offerta e sulla sua frammentazione in 200 operatori che fanno a gara per entrare sugli scaffali della distribuzione a qualsiasi costo. Occorre cambiare perciò paradigmi.





Su questo Giuseppe Battagliola, Vicepresidente di AIIPA IV Gamma, ha ricordato che dopo la crescita tumultuosa del decennio scorso dove tutto funzionava, ora si deve segmentare più efficacemente l'offerta per garantire una crescita del consumo fra quell'85% dei consumatori che fanno meno del 30% dei consumi e sono il nuovo target primario. Proprio sulla segmentazione, Domenico Gasbarrino, amministratore delegato di UNES, ha ricordato che la IV gamma è l'unica categoria di grande importanza economica nell'alimentare dove manchi una vera e propria scala prezzi e, pur non avendo in mano una ricetta per risolvere il problema, ha suggerito di porre grande attenzione al packaging che, soprattutto per i light users, è un forte fattore di resistenza se non adeguatamente comunicato e supportato. Paolo De Castro, Membro della Commissione Agricoltura del parlamento Europeo, ha lodato la nuova legislazione convenendo con tutti gli intervenuti che offre nuove opportunità al settore, così come nuove opportunità vi sono nel nuovo programma frutta e latte nelle scuole, con una dotazione di oltre 230 milioni di euro a livello europeo e nei nuovi bandi diretti per la promozione dei prodotti agroalimentari all'estero, che saranno gestiti direttamente dalla Ue senza la mediazione degli Stati membri, con una dotazione fra 250 e 300 milioni di Euro.

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