Punire lo spreco nei punti vendita? Vincono i «sì»

Leggi i risultati del nostro sondaggio e scopri tutti i perché delle scelte

Punire lo spreco nei punti vendita? Vincono i «sì»
Nelle scorse settimane avevamo chiesto ai nostri lettori con un sondaggio se potesse essere utile per l'Italia stabilire una legge per punire lo spreco di cibo nei supermercati di oltre i 400 metri quadri, imitando la decisione appena intrapresa dalla Francia.

Sulla base dei risultati vince nettamente il "Sì" con l'86% circa delle preferenza; il "No" conquista l'11% circa dei voti, mentre solo un 3% circa del campione di rispondenti non sa esprimere una posizione in merito.



Dall'analisi delle motivazioni della scelta affermativa prevale una spiccata responsabilità sociale ed etica dei nostri lettori. Alla domanda "perché Sì?", circa il 70% degli intervistati indica la riposta "Per questioni sociali, è una decisione che gioverebbe agli oltre 4 milioni di indigenti italiani". Segue, a grande distanza, l'opzione "Potrebbe portare un miglioramento della gestione dei prodotti nel punto di vendita" con il 34% dei consensi. Genera interesse la risposta aperta di un Lettore che indica di prendere spunto dall'Inghilterra, dove è molto praticata la vendita di prodotti alimentari prossimi alla scadenza, a prezzi fortemente ribassati: già oggi ci sono diverse superette che vendono solo questo tipo di prodotti, nonché catene e insegne che li propongono in apposite zone del negozio che dispongono anche di aree refrigerate di ampie superfici.



Per quanto riguarda il fronte dei contrari, le motivazioni confluiscono su tre determinanti con percentuali meno significative: il 57% è convinto che "Il reale spreco si combatte su altri anelli della filiera alimentare, non su quello distributivo"; seguono, a pari merito, le risposte "Non è utile fino a questo punto, ci sono già associazioni di volontariato che recuperano la maggior parte di cibo da buttare" e "C'è il rischio di alimentare il giro del mercato nero" con il 43% dei voti.

Nei prossimi giorni, il Prof. Roberto della Casa commenterà questi risultati con un Editoriale. Che posizione prenderà?
 
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