Verona, Eataly «salva» per un metro?

Verona, Eataly «salva» per un metro?
Nella vita, come nell’attività imprenditoriale, la fortuna conta e Oscar Farinetti sembra essere ben attrezzato: l’iter per aprire l’ennesimo Eataly, nella fattsipecie in quel di Verona, è “salvo” per un metro. Come riporta il quotidiano L’Arena, la grande struttura a cupola al centro degli ex Magazzini generali - in Zona industriale, a due passi dalla fiera - destinato a ospitare lo spazio ha un'area di 4.587 metri quadrati ma la superficie dedicata alla vendita è però di 2.499 metri quadrati: un metro in meno delle dimensioni oltre le quali si entra nel campo della legge regionale 50 del 2012 che prevede, per le grandi superfici,valutazioni in merito a impatto, viabilità, sostenibilità oltre all'autorizzazione regionale. Il tutto avrebbe richiesto tempi ben più sostanziosi.

"Pur essendo di fatto interamente commerciale, il conteggio specifico circa la superficie di vendita rimane inferiore ai 2.500 metri quadrati", ha detto l'assessore all’edilizia privata Francesco Marchi durante la Commissione consiliare di lunedì dedicata al tema. I tecnici del Comune hanno sottolineato che sono stati esclusi nel conteggio i corridoi e l'area occupata dai nastri trasportatori delle casse di quello che sarà il grande negozio-ristorante. 

La questione non ha mancato di suscitare polemiche tra l’opposizione: «Assurdo che per uno scarto minimo si rinunci a controlli e valutazioni serie», la posizione di Pd e Movimento 5 Stelle. "È una valutazione fatta dall'ufficio Commercio su parametri ben precisi previsti per legge", replicano dagli uffici del Comune.

Quello di Verona sarà, a quanto pare, l'ultimo Eataly aperto sul territorio italiano dalla società del patron piemontese. La nuova struttura richiederà un investimento di circa 10 milioni di euro. Secondo Farinetti, darà lavoro a circa 250 giovani e realizzerà un fatturato di circa 30 milioni di euro. La mission, oltre alla "conservazione del cibo" e del patrimonio enogastronomico è quella di valorizzare produzione ed export di 200 produttori del territorio. Il Comune, a quanto pare, richiederà 727 mila euro per opere di compensazione, riqualificazioni e contributo di sostenibilità.