Catania, partite comprate a suon di... melanzane

Così, nelle intercettazioni, vengono definiti i proventi illeciti del calcioscommesse

Catania, partite comprate a suon di... melanzane
Nelle intercettazioni riguardanti il caso Catania calcio, uno dei personaggi coinvolti utilizza il termine "melanzane" per definire i proventi illeciti dell'operazione da depositare in banca. Per chi non segue abitualmente il calcio, ricordo che qualche giorno fa il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, ha ammesso di avere comprato alcune gare del campionato di serie B per garantire la salvezza della sua squadra. Al tempo stesso, ha umoristicamente affermato che il suo operato non avrebbe avuto effetto sull'esito delle gare in questione (!).

Da buon juventino, ricordo Pulvirenti soprattutto per gli strali scagliati contro la panchina bianconera, colpevole, a suo dire, di avere indotto l'arbitro ad annullare un gol valido agli etnei nel corso di Catania-Juventus del 2012.
Quel giorno il presidente del Catania aveva addirittura proclamato la morte del calcio.

Ebbene, caro presidente, oggi possiamo dirlo: non sarà la rete non convalidata a Bergessio, per un evidente errore arbitrale, a causare la fine dello sport più amato al mondo.

La causa saranno semmai i tanti Pulvirenti sparsi per il mondo, uomini che non si fanno scrupoli nel propinare a decine di migliaia di appassionati una ignobile commedia travestita da competizione sportiva. A suon di melanzane distribuite a destra e a manca, naturalmente.

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