Pesche veronesi, prezzi da saldo: «Coltura a rischio»

Il direttore del Mercato di Sommacampagna e Sona Vincenzi: inizio discreto, poi netto calo

Pesche veronesi, prezzi da saldo: «Coltura a rischio»
Le prospettive erano migliori della passata, pessima stagione, ma la campagna commerciale 2015 è fin qui ancora una volta negativa per la pesca veronese: le quotazioni delle prime varietà, a giugno, variavano tra i 40 ed i 70 centesimi al chilo, al limite dei costi di produzione. Poi il calo: da 25-30 centesimi a un massimo di 60 centesimi per una doppia AA. Sconfortato il direttore del Mercato di Sommacampagna e Sona, Massimo Vincenzi: "la qualità è ottima e speravamo di rilanciarci dopo un 2014 da incubo ma non è così. Assistiamo negli ultimi giorni a un ulteriore calo della richiesta e nelle quotazioni. Non ci siamo: questa coltura non è più sostenibile economicamente, molti hanno già mollato, non c'è ricambio generazionale". Nella fase iniziale le esportazioni hanno riguardato soprattutto la Romania, ma anche l'Austria e il Nord Europa. "Il prodotto non ha niente da invidiare a quello offerto dai migliori competitor ma non si vende: consumi insoddisfacenti, i prezzi languono", conclude Vincenzi.

Quest'anno, per tentare un rilancio almeno in chiave locale, c'è una novità: le amministrazioni di Sona e Sommacampagna, insieme a quelle di Bussolengo, Pescantina, Valeggio e Villafranca, ossia i Comuni del veronese più vocati, stanno portando avanti il progetto "La pesca a tavola", che ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione del prodotto locale. Dal primo luglio al 20 agosto, la pesca è protagonista in alcuni ristoranti del territorio che si impegneranno a proporre almeno un pietanza dedicata.