La Xylella è arrivata in Corsica

La Xylella è arrivata in Corsica
Per la seconda volta dall'inizio dell'anno, il batterio della Xylella fastidiosa ha fatto la sua comparsa in Francia, secondo quanto riporta un articolo Ansa della giornalista Chiara Rancati.

Stavolta, secondo quanto riferiscono le autorità locali e il ministero dell'Agricoltura, il pericoloso microrganismo è stato individuato venerdì scorso su una pianta di mirto in un'aiuola nei pressi di una zona commerciale-artigianale della località di Proprano, nella Corsica meridionale. La pianta contaminata, ha spiegato la prefettura in una nota, è stata individuata grazie al "rafforzamento delle misure di controllo messe in atto su iniziativa dello Stato dal 2014, per prevenire l'introduzione di questo organismo nocivo". 

Appena individuato il batterio, "il prefetto della Corsica del Sud ha immediatamente richiesto che siano messe in atto le misure del piano d'urgenza", ovvero l'estirpazione della pianta toccata dal batterio, la disinfestazione della zona dagli insetti e l'avvio di un'indagine epidemiologica. Un piano di intervento più articolato è stato sviluppato in giornata, in collaborazione con il Consiglio regionale di orientamento della politica sanitaria animale e vegetale, che ha convocato nell'immediato una riunione d'urgenza. "Ci troviamo a doverci confrontare con quello che temevamo fin dall'inizio, anche se non siamo nella stessa situazione della Puglia, e dobbiamo condurre l'inchiesta nel modo più rapido possibile", ha spiegato al quotidiano Le Monde il prefetto, Christophe Mirmand. Un chiaro riferimento alle preoccupazioni che diversi agricoltori avevano espresso su un possibile arrivo del batterio sull'isola, che ha ampie aree di vegetazione spesso selvaggie e con scarsa presenza umana.

La prima individuazione della Xylella fastidiosa in Francia risale all'aprile scorso, su una pianta di caffè giunta dalla Costarica, nel mercato vegetale all'ingrosso di Rungis, alle prote di Parigi. In quell'occasione, i controlli delle autorità sanitarie avevano permesso di "scartare" il rischio di una diffusione del batterio, ma le piante presenti nella stessa serra di quella contaminata erano comunque state sottoposte a una sorveglianza meticolosa. Da inizio aprile, la Francia ha introdotto un blocco all'importazione di piante a rischio contaminazione da Xylella dalle regioni dell'Italia meridionale, suscitando critiche da parte del governo italiano e di alcuni rappresentanti delle istituzioni europee.

Fonte: ANSA