Romania, buone potenzialità per il biologico

Romania, buone potenzialità per il biologico
Secondo uno studio condotto dal produttore di frutta e verdura biologica, Republica BIO, il consumo dei prodotti biologici in Romania ha un valore inferiore allo 0,5% del totale delle vendite di alimenti.

Circa l'1% della produzione biologica viene consumata internamente, mentre il resto viene esportato verso i paesi dell'Europa occidentale e negli Stati Uniti.

"Siamo stati sorpresi di vedere che giovani madri acquistano più cosmetici e detergenti, ma le abitudini dei consumatori cambiano radicalmente con l'aggiunta di un nuovo membro della famiglia. Ogni madre vuole che il suo bambino sia in buona salute. D'altra parte, le persone con l'età compresa tra 28-45 anni comprano snack bio, barrette proteiche o latte vegetale. La nostra filosofia è quella di avere prezzi più bassi, per cambiare la mentalità di chi pensa che i prodotti biologici siano costosi, per aumentare la nostra base di clienti e la frequenza di acquisto", ha spiegato Ciprian Stancu, fondatore della Republica BIO.

Sebbene il mercato locale sia ancora molto indietro rispetto a mercati occidentali come l'Austria o la Germania dove le vendite bio arrivano a circa 7-8% del totale degli alimenti, si nota tuttavia un andamento positivo grazie principalmente ad un notevole incremento del numero di operatori del sistema di agricoltura biologica e del numero di negozi.

Riguardo agli acquirenti però, una recente indagine condotta da MEDNET Marketing Research Center mostra che solo un terzo degli intervistati si fida dei prodotti biologici considerandoli più sani rispetto a quelli convenzionali, la metà di loro li considera costosi, mentre un quarto ritiene che tutto sia un'invenzione di marketing.

Bisogna superare questa barriera di mentalità tenendo conto soprattutto del potenziale enorme dell'agricoltura biologia in Romania rispetto a paesi come la Francia, per esempio, dove 18.000 operatori biologici sono certificati ogni anno. Il mercato ortofrutticolo potrebbe raddoppiare nei prossimi 10 anni, grazie anche agli incentivi statali che potrebbero incoraggiare e sostenere lo sviluppo dell'attività' dei produttori romeni.

Fonte: Ice Bucarest