Conad-Coldiretti, patto per accorciare la filiera delle pesche (e non solo)

Progetto sperimentale per Nordiconad. Pugliese: oltre il km zero

Conad-Coldiretti, patto per accorciare la filiera delle pesche (e non solo)
La giornata delle frutta e verdura celebrata martedì all’Expo ha fatto emergere - insieme ad analisi di settore, accuse di speculazioni lungo la filiera e all’annuncio che la spesa per l’ortofrutta ha superato per la prima volta quella per la carne (cliccare qui per leggere) - anche una notizia interessante metabolizzata ieri dal settore: Conad e Coldiretti stanno sperimentando, insieme, un modo per accorciare la filiera. 

L'organizzazione degli imprenditori agricoli ha avviato il progetto “Scendipianta” di Fai (“Firmato dagli agricoltori italiani”), "che mira – ha spiegato il presidente della confederazione Roberto Moncalvo – a ridurre gli attuali 4-5 passaggi dal produttore alla vendita”. L'iniziativa ha suscitato l’interesse della catena commerciale Conad (nello specifico è coinvolta Nordiconad) con cui è iniziata una sperimentazione su vari punti vendita con pesche e nettarine. Il progetto, assicurano le parti in causa, si estenderà anche ad altre specie ortofrutticole. 

“I nostri produttori – ha spiegato Moncalvo a Il Sole 24 Ore – consegnano la merce con standard qualitativi definiti, in un packaging predeterminato al punto vendita Conad che s’incarica di commercializzarlo. In questo modo si saltano alcuni passaggi intermedi, si consegna un prodotto qualitativamente superiore e sia il produttore che il consumatore ne traggono un piccolo vantaggio economico”.

“E’ un modo di accorciare la filiera che guarda oltre il km zero e lo sperimentiamo volentieri”, ha commentato ieri l’Ad di Conad Francesco Pugliese (nella foto). Può essere una risposta alla sete di valore aggiunto che caratterizza chi opera a monte della filiera, un percorso utile per far uscire pesche e nettarine dalle sabbie mobili della crisi? Ai posteri l'ardua sentenza.

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