Apo Scaligera: presidenza a Luigi Noro, 450 mila quintali di produzione

Succede a Primo Anselmi, che passa alla direzione. Fragole, meloni, kiwi, pomacee: bilanci e aspettative

Apo Scaligera: presidenza a Luigi Noro, 450 mila quintali di produzione
Cambio della guardia ai vertici di Apo Scaligera, una delle maggiori realtà ortofrutticole del territorio veronese nata nel 1997 dall’unione di alcune tra le più importanti cooperative del settore: nel corso dell’assemblea elettiva di venerdì 24 luglio, Luigi Noro è stato eletto alla presidenza al posto di Primo Anselmi che, dopo tre mandati, resta comunque all’interno del Consiglio e seguirà la direzione generale. Vicepresidenti Simone Roviaro (primo a sinistra nella foto, a fianco del presidente) e Giorgio Lanzarotto (a destra).

“Un rinnovo programmato nel segno della continuità”, lo definiscono gli esponenti di punta del sodalizio che annovera nel Consiglio altri 16 soci: Diego e Fabio Mirandola, Giovanni Migliorini, Mauro Rigoni, Guido Ghiotto, Giampietro Bissoli, Alberto Betti, Giovanni Guidorizzi, Giuseppe Mainente, Davide Lanzarotto, Luigi Gastaldi, Davide Caloini, Massimo Colpo, Tiziano Magri, Luca Zenti, Luigi Rancan.

Nel 2014 Apo Scaligera ha gestito complessivamente 450 mila quintali di frutta e verdura esprimendo un fatturato attorno ai 45 milioni di euro, stabile a fronte di un aumento medio dei volumi commercializzati. 

“Siamo reduci da una campagna fragole migliore dello scorso anno - spiegano i vertici di Apo Scaligera - con una riduzione dei quantitativi, attestati ora sui 45 mila quintali,attorno al 20%; abbiamo avviato un importante progetto di ristrutturazione varietale che sta dando i primi frutti, i soci che lo desiderano possono cambiare coltura passando al melone o alle orticole. Per la fragola veronese, in ogni caso, archiviata la debacle del 2014, c’è ancora un futuro”.

E’ invece aumentata la produzione di melone, che vive una campagna di alti e bassi: “arriveremo a 55 mila quintali circa estendendo per la prima volta il periodo di raccolta e commercializzazione a tutto settembre; un processo legato a doppio filo a un significativo  investimento su un nuovo macchinario di lavorazione per innalzare gli standard qualitativi e ampliare appunto il calendario”.

Quasi azzerata la produzione di pesche e nettarine, Apo Scaligera stima in leggero aumento il kiwi, la cui produzione si colloca tra i 15 ed i 20 mila quintali.
Per quanto riguarda le mele (circa 120 mila i quintali di riferimento), fra 10 giorni si parte con le Gala; le previsioni dal punto di vista quantitativo sono in linea con la scorsa stagione “quando - evidenziano i dirigenti di Apo Scaligera - ha pesato l’embargo. A questo proposito, siamo in attesa di conoscere quando scatteranno i nuovi aiuti comunitari, sperando siano tempestivi”.

La realtà veronese è tra quelle che ha aderito ad Opera, il nuovo progetto per la pera che Apo Scaligera definisce “interessante”: “Gestiamo circa 25 mila quintali che conferiremo interamente alla nuova realtà”.
Venendo infine agli ortaggi, sono previsti in ascesa i volumi dei peperoni, la cui stagione è in pieno svolgimento, visto che si materializza da fine giugno al 10 novembre circa.

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