Pomacee, un calibro digitale migliora il reddito

Start up italiana monitora con successo 400 ettari fra Italia, Spagna e Francia

Pomacee, un calibro digitale migliora il reddito
Utilizzare il frutto come indice di performance del frutteto, per stimare in largo anticipo produzione e pezzatura dell'impianto, e nel caso la previsione non fosse in linea con le aspettative, apportare dei correttivi (irrigazione in particolare) per "riportare in carreggiata" la produzione; il tutto utilizzando un calibro digitale opportunamente modificato. Può sembrare fantascienza ma l'azienda HK Horticultural Knowledge, monitora già da diversi anni circa 400 ettari di pere e mele fra Italia, Spagna e Francia.

Una tecnologia semplice per prevedere pezzatura e produttività del frutteto   

Nonostante il nome, questa start-up è frutto della ricerca made in Italy, in quanto è composta prevalentemente da ricercatori dell'Università di Bologna, e Marco Zibordi spiega ad Italiafruit News alcuni segreti: "La tecnologia che abbiamo sviluppato è alla portata di tutti i frutticoltori, in quanto non occorre altro che calibrare una ventina di frutti scelti a caso su 12 piante per ettaro, fino a cinque volte in una stagione, utilizzando il nostro calibro digitale: Calibit. Successivamente i dati sono inviati al portale on-line Perfrutto, dove il frutticoltore può vedere in tempo reale valori di velocità di crescita media, calibro medio previsto alla raccolta e distribuzione in classi di pezzatura per ognuno degli appezzamenti monitorati. Le informazioni ottenute consentono di pianificare le strategie per massimizzare il profitto. Infatti, nel caso in cui ci siano problemi, agendo sull'Irrigazione e sulla modulazione del numero di frutti per pianta (diradamento), si aumenta la performance del frutteto in maniera rapida ed efficace".



Incrementi del reddito pari al 19%

E' evidente come questa tecnica permette al produttore di limitare le ingerenze del meteo sulla propria attività. Si passa infatti da un frutticoltore che gioca in difesa sperando che il meteo sia clemente e misurando solo a fine raccolto il risultato di tutta l'annata, ad un frutticoltore che passa all'attacco e che monitora passo passo la produzione, apportando correttivi se necessari. Decisamente un atteggiamento più vicino a quello di un vero imprenditore che porta risultati concreti: "nel melo – spiega Zibordi -  la mela Fuji ha ottenuto un incremento annuo del reddito pari al 19% e la nostra precisione di previsione è stata del 90%".

Stime 2015-16: produzione media, ma attenzione al gran caldo

Un altro aspetto interessante della frutticoltura di precisione, è la possibilità di migliorare in accuratezza le stime produttive. In merito alla stagione 2015-16, Zibordi delinea per per melo e pero uno scenario produttivo nella norma: "Dalle nostre elaborazioni le produzioni specifiche si attestano su livelli medi (nel melo 500/600 quintali per ettaro). Le prime previsioni per la stagione produttiva 2015 sembrano dunque essere molto lontane dai record di produzione storici, ma questo agevola notevolmente il raggiungimento di pezzature elevate, a patto che il frutticoltore abbia reagito tempestivamente all'ondata di caldo che sta contraddistinguendo l'estate italiana. Infatti, oltre i 30°C le foglie faticano a dissipare il calore in eccesso, e perdono tantissima acqua per cercare di mantenere una temperatura accettabile. Quindi, i produttori che hanno provveduto ad incrementare  l'irrigazione per far fronte alle richieste aggiuntive della pianta non avranno problemi; se poi hanno avuto la possibilità di effettuare irrigazioni sovrachioma per migliorare il clima all'interno del frutteto, il risultato economico è garantito."

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