Cresce l'interesse per le vertical farm

All'Expo il primo prototipo italiano di serra verticale: le caratteristiche

Cresce l'interesse per le vertical farm
Entro il 2050 la popolazione mondiale crescerà di altri 2 miliardi varcando così la soglia dei 9 miliardi. Come è possibile nutrire così tante persone, quando le risorse diminuiscono e coloro che soffrono la fame sono circa 800 milioni? La risposta, o per lo meno gli input per soddisfare una domanda quasi impossibile, dovrebbero giungere dall'esposizione Universale di Milano che ha appunto come tema nutrire il pianeta. Nonostante l'opinione pubblica sia più interessata al numero dei visitatori se non ai personaggi che la frequentano, all'interno dell'Expo ci sono indubbiamente spunti interessanti. Uno di questi, (come riporta il sito Colture Protette) porta la firma di aziende italiane ed olandesi ed è all'interno del "Future Food District" di fronte al "Supermercato del Futuro" della Coop: la vertical farm.

Serre tecnologiche sviluppate in verticale

In questo primo prototipo italiano di serra verticale si traspone il principio del grattacielo alla coltivazione in serra. In particolare, lattughe e basilico vengono coltivati a ciclo continuo su 6 bancali sovrapposti, e gli ortaggi sono raccolti e ri-trapiantati ogni 3 settimane, realizzando 16-17 cicli di coltivazione l'anno. Senza dilungarsi in tecnicismi, la vertical farm presenta alcuni elementi inconfondibili:
  • coltivazione multistrato e fuori suolo in cella chiusa;
  • riciclo totale di acqua (inclusa quella traspirata dalle colture), fertilizzanti e aria (CO2) della cella;
  • illuminazione integrale e continua con lampade a Led;
  • clima costante e ottimale, controllato automaticamente e indipendente da quello esterno.
Grazie a questa tecnologia che si basa in buona parte su quanto già si effettua nelle serre tecnologiche in coltura idroponica, ai vanraggi di quest'ultima (basso consumo d'acqua, inutilizzo del terreno e di prodotti fitosanitari) si associa un'altissima produttività per m2 grazie ai piani di coltivazione sovrapposti.

Notevole l'interesse all'estero

Ad oggi le vertical Farm sono ancora in fase di sperimentazione (anche se esistono impianti di notevoli dimensioni in Asia), in quanto i ricercatori devono risolvere il principale limite che è l'illuminazione fra i piani. Attualmente si utilizza un'illuminazione integrale artificiale mediante lampade Led che ha il limite di essere eccessivamente onerosa. Tuttavia, è probabile che la soluzione sia questione di tempo in quanto diversi Stati, Usa e Giappone in primis, stanno puntando dritto su questa tecnologia, con investimenti, pari a 9 miliardi di dollari per i prossimi anni.

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