«Un soggetto super partes per ricompattare i Mercati»

L'Andmi condivide l'analisi di Di Pisa (Fedagro) e propone un confronto per dirimere i problemi

«Un soggetto super partes per ricompattare i Mercati»
Sedersi attorno a un tavolo per esaminare la possibilità di costituire un soggetto confederativo super partes, formato inizialmente dai gestori, dalla rete dei mercati e dei Centri agroalimentari, dagli operatori economici, dai direttori e anche dalle organizzazioni dei consumatori, in modo da ricomporre le tensioni ed elaborare una piattaforma programmatica ed operativa unitaria su obiettivi concreti rivolti al futuro delle strutture: questa la proposta dell’Andmi, associazione nazionale dei direttori dei Centri agroalimentari e dei Mercati all’Ingrosso, che raggruppa una cinquantina di dirigenti, per ricompattare un “mondo”, quello dell’ingrosso, caratterizzato da divisioni sia sul fronte degli enti gestori che degli operatori.

Pietro Cernigliaro, che dell’Andmi è presidente, formula la proposta dopo l’ultima riunione di giunta dell’associazione e a seguito della recente intervista del presidente di Fedagromercati Valentino Di Pisa a Italiafruit News (cliccare qui per leggere). 
“Condividiamo in pieno l’affermazione di Di Pisa secondo cui è necessario ricostruire armonia e condividere una strategia ben precisa a beneficio dei Centri Agroalimentari, imprescindibili nel contesto della filiera e auspichiamo ci si muova nella direzione di una reale sinergia, che è poi l’essenza della nostra proposta”, aggiunge Cernigliaro.
“In una fase successiva potrebbero entrare a far parte di questo soggetto super partes anche altre categorie di operatori del settore”.

Per Cernigliaro “siamo in presenza di una crisi economica che lascia intravedere spiragli di luce ma permangono difficoltà strutturali, quindi non soltanto commerciali, nell’intero comparto, il quale manifesta preoccupanti segnali di una perdurante e accesa conflittualità, dagli sbocchi imprevedibili”.
“Tutto ciò - conclude il direttore dell’Andmi - rallenta inesorabilmente lo sviluppo delle attività dei Mercati all’Ingrosso e dei Centri Agroalimentari, ne riduce il ruolo, compromettendo la funzione pubblica che essi svolgono. Il tutto a danno dell’intero comparto e dei consumatori finali”.

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