Allarme terrorismo, meno gente nei ristoranti. E i consumi di ortofrutta?

Pallottini: la situazione attuale può favorire i Mercati tradizionali, segnali di ripresa

Allarme terrorismo, meno gente nei ristoranti. E i consumi di ortofrutta?
Quali conseguenze può avere l'allarme terrorismo sui consumi di frutta e verdura in Italia? Stando alle rilevazioni della Federazione degli esercenti Fipe-Confcommercio sabato e domenica scorsi, nei ristoranti, si sarebbe registrato un calo delle presenze del 40% soprattutto nelle metropoli come Roma, Milano, Napoli, Torino ma anche in città di medie proporzioni da 50 mila a 500 mila abitanti.  
"Se nel week end immediatamente successivo ai tragici attentati di Parigi il 25% dei ristoratori ha segnalato problemi, in quello appena passato, del 21 e 22 novembre, il 37%, quasi 4 ristoratori su 10, ha detto di aver avuto cancellazioni e minore affluenza dei clienti", il commento di Luciano Sbraga, direttore del Centro studi della Fipe.

Il timore che le tragiche vicende internazionali possano ridurre i consumi di frutta e verdura viene espresso da alcuni grossisti che operano nei maggiori Centri agroalimentari italiani, complice l’attuale "andamento lento" delle vendite di prodotti invernali, ma Fabio Massimo Pallottini, direttore generale del Car di Roma e presidente di Italmercati, offre una chiave lettura diversa: “A una riduzione del "fuori casa" dovrebbe corrispondere un incremento del consumo domestico a tutto vantaggio dei mercati tradizionali”, commenta.


Fabio Massimo Pallottini

“Ovviamente quanto sta avvenendo non fa piacere a nessuno ma ritengo che dal punto di vista della distribuzione a monte della filiera non ci siano i presupposti per temere, allo stato attuale delle cose, un ridimensionamento collegato a queste vicende”. 

Al Car tra l’altro si avvertono segnali di una pur flebile ripresa: “L’arrivo del freddo - commenta Pallottini - ha contribuito a stimolare  la domanda di verdure invernali, c’è un po’ più di vivacità anche se sicuramente non è un periodo splendido. Qui a Roma tuttavia non possiamo dire che le cose vadano male, domenica c’è stato un bellissimo Mercato e tra mercoledì e ieri molti grossisti hanno avvertito segnali positivi”.

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