Unitec: qualità costante per vincere le sfide

Benedetti: tecnologie essenziali per conquistare i clienti, i brand non bastano

Unitec: qualità costante per vincere le sfide
Fornire un prodotto dalla qualità coerente e costante per conquistare i consumatori del mercato interno ed estero e rispondere così in maniera adeguata ai competitor internazionali, sempre più attrezzati. Angelo Benedetti, presidente e direttore generale di Unitec, non ha dubbi e, alla luce di quanto sta avvenendo sul mercato globale, lo dice senza mezzi termini: occorre lavorare sodo per offrire, attraverso le tecnologie di selezione e classificazione, un prodotto sempre affidabile, tenendo in considerazione i differenti parametri qualitativi presenti nei frutti in modo da generare un “fare” virtuoso, in grado di soddisfare le specifiche esigenze dei clienti nazionali, d’Oltralpe o d’Oltemare. 

“E’ l’unica strada che può portare i produttori e le centrali ortofrutticole al successo, lo dimostra il percorso compiuto da altri Paesi che hanno fatto dell’export la propria ragione di vita come ad esempio il Cile”, spiega il presidente di Unitec, main sponsor dell’evento Mark Up-Italiafruit News in programma giovedì a Milano

“E’ fondamentale mettersi nelle condizioni di rispondere in modo affidabile alle richieste del cliente finale, di chi paga la frutta e cerca giustamente soddisfazione in ogni acquisto che fa. Perché ogni qualvolta le aspettative vengono tradite, si genera una perdita di fiducia in quel prodotto e la volta successiva ne viene scelto un altro, magari un prodotto industriale che presenta una costanza coerente anche se sicuramente è meno genuino…”.  



Di qui il concetto di qualità coerente per garantire risposte affidabili e quindi convincenti. Sempre. “Se non mi prendo la responsabilità di fare bene il mio lavoro non sono un operatore affidabile e di conseguenza lascio ad altri le mie quote”, spiega Benedetti. “E’ una leva strategica per rilanciare il settore che purtroppo in Italia viene poco considerata e valutata. Vero, c’è qualche segnale di maggiore attenzione in questa direzione, ma la strada da fare è ancora tanta prima di prendere piena consapevolezza di ciò che serve realmente per affrontare con le armi giuste le sfide del settore, in primis l’internazionalizzazione”. 

“Puntare sul brand come leva strategica per essere vincenti - conclude il leader di Unitec – ha certamente un valore, ma a mio modesto parere ad un brand forte va abbinata la garanzia di un prodotto con una qualità coerente; senza questo indispensabile e strategico passaggio, l’incoerenza distruggerà nel tempo la credibilità del marchio stesso. L’andamento del mercato mondiale di frutta e verdura lo dimostra: oggi il consumatore è emancipato, è in uno stato d’allerta continua per paura di essere ingannato. Ortofrutta di qualità coerente e affidabile lo conquisterebbe e lo fidelizzerebbe nel lungo periodo. Pensiamoci”. 

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