Ok a Frutta e latte nelle scuole, fondi per l'Italia

Ok a Frutta e latte nelle scuole, fondi per l'Italia
"Un successo che conferma il ruolo strategico riconosciuto dal Parlamento europeo all'educazione alimentare per i più giovani". Così Paolo De Castro, Coordinatore S&D della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale Parlamento Europeo, commenta l'accordo di massima del Consiglio Ue sulla proposta di regolamento relativo al nuovo schema per la distribuzione di frutta e latte nelle scuole primarie, con una dotazione finanziaria complessiva a livello comunitario di 250 milioni di euro annui.

"Le modifiche introdotte dall'Europarlamento - spiega De Castro - e, in particolare, l'obbligo per gli Stati membri di destinare una quota del budget destinato ai programmi educativi a progetti di educazione alimentare per la fascia 6-10 anni (anche se la ComAgri del Parlamento europeo era stata più ambiziosa prevedendo una quota obbligatoria più alta, con un minimo del 20%, e un massimo del 30% delle risorse complessive) e l'ampliamento della lista dei prodotti lattiero-caseari ammessi, sono state recepite e confermate". Per l'Italia, che secondo De Castro avrà a disposizione un totale di circa 80 milioni di euro in un periodo di cinque anni, "si tratta di un'occasione concreta per contribuire alla creazione di una cultura alimentare sana ed equilibrata a partire dai più piccoli, in perfetta continuità con il percorso tracciato da Expo 2015. L'accordo testimonia ancora una volta l'alto valore rappresentativo del Parlamento europeo nei processi di co-decisione e - conclude De Castro - dà il via a un vero e proprio piano europeo di educazione alimentare".

La Commissione europea - secondo quanto ha scritto l'Ansa - proporrà oggi ai rappresentanti dei 28 Stati membri di concedere all'Italia contributi Ue per 24,7 milioni di euro annui, nell'ambito dello schema di distribuzione gratuita di frutta, verdura, latte e latticini nelle scuole, su cui un accordo di massima è stato raggiunto lunedì dai ministri dell'agricoltura Ue. Globalmente, dal primo agosto 2017 al 31 luglio 2023, l'Italia riceverebbe 148,2 milioni di euro.