Brevetti vegetali, oltre a Pac e biologico, nel semestre Ue

Le priorità indicate dalla presidenza di turno olandese

Brevetti vegetali, oltre a Pac e biologico, nel semestre Ue
La presidenza di turno olandese del Consiglio dell'Unione Europea con l’anno nuovo ha illustrato le priorità del semestre alle commissioni del Parlamento Ue. Lunedì scorso il ministro competente Martijn van Dam si è confrontato con la Commissione Agricoltura e sviluppo rurale.

Tra i principali obiettivi dei Paesi Bassi c’è la riforma della normativa comunitaria in materia di agricoltura biologica. Il ministro van Dam si è detto ottimista circa la possibilità di arrivare a un accordo politico entro giugno 2016. I triloghi tra Consiglio Agricoltura, Pe e Commissione dovranno sciogliere i punti più controversi della riforma, che riguardano il mantenimento dei controlli annuali, l'introduzione di soglie massime per la presenza di sostanze non autorizzate nell'agricoltura bio e le norme sui prodotti provenienti da Paesi terzi.

Oltre al tema del bio, sul tavolo della presidenza olandese ci sarà la discussione tra gli Stati membri sull'attuazione della riforma della Politica agricola comune, in un'ottica di semplificazione delle attuali procedure, ma anche di prospettive della Pac post 2020.

La presidenza intende affrontare anche il tema dell'accesso degli agricoltori al materiale biologico, dopo l'interrogazione con la quale la plenaria del Pe ha chiesto alla Commissione chiarimenti sui brevetti sul materiale vegetale, e quello della lotta contro di resistenza antimicrobica, sollecitando una maggiore cooperazione tra i ministri Ue della Sanità e dell'Agricoltura.

Intanto, al Centro comune di ricerca (Ccr) di Ispra, durante la cerimonia che ha celebrato l'apertura del turno olandese, il presidente del comitato organizzatore per gli eventi del semestre, Rien Stroosnijder ha dichiarato: “Per superare gli eventi tumultuosi che l’Europa sta affrontando, occorre che i cittadini si sentano collegati all’Europa. Per tale ragione non focalizzeremo le nostre attività sulle diecimila persone che, direttamente o no, gravitano attorno al sito di Ispra ma le estenderemo a tutte le comunità locali”.

Tra le più peculiarità del suo Paese, Stroosnijder ha ricordato le tecniche all’avanguardia che lo rendono il secondo esportatore europeo di prodotti agricoli.

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