Ghelfi «vola» con i cartoni ad hoc per i kiwi Zespri

L'azienda ha presentato a Fruit Logistica i nuovi packaging per il colosso neozelandese

Ghelfi «vola» con i cartoni ad hoc per i kiwi Zespri
"Ghelfi, contenitori di idee". Così l’azienda lombarda sintetizza nel payoff la propria vocazione alla produzione di imballaggi in cartone ondulato di elevata qualità per il settore ortofrutticolo e industriale.

Qualità, originalità, innovazione si uniscono ad affidabilità e competenza per garantire il miglior servizio al cliente. Ne sa qualcosa Zespri che, dopo una prima fase di test, dal 2015 ha avviato una collaborazione stabile con Ghelfi Ondulati per la realizzazione di confezioni ad hoc per i propri kiwi. E proprio dei principali risultati ottenuti da questa attività congiunta si è parlato in una conferenza stampa organizzata al recente Fruit Logistica di Berlino (nella foto sotto).

In qualunque parte del mondo arrivino, i kiwi Zespri si distinguono per l’uniformità dell’offerta. La "coerenza" non riguarda solo gli standard qualitativi ma anche gli aspetti logistici, quelli distributivi e, appunto, il packaging.



In Nuova Zelanda, ad esempio, si utilizza perlopiù il cartone con le alette, imballaggio poco diffuso in Italia, partner strategico di Zespri che esporta SunGold in Canada, Sudafrica, India, Cina, Taiwan, Australia.

"Serviva uniformare il confezionamento – ha detto Italo Fortini, responsabile ortofrutta della Ghelfi - Così Zespri ci ha fatto specifiche richieste tecniche per l’imballo: dalle alette incorporate a una maggiore resistenza, in particolare alla compressione, per finire con una maggiore stabilità dell'intero pallet".



E la soluzione fornita da Ghelfi - i bauletti ESA brevettati e dotati di inserti rinforzanti - ha soddisfatto tutti i requisiti richiesti. Non solo. Insieme a Sacmi Packaging, Ghelfi ha pensato a una linea di assemblaggio in grado di velocizzare il processo di confezionamento grazie alla riduzione delle operazioni manuali nell’apertura e fissaggio delle falde del bauletto ESA.

Il prossimo obiettivo? "Riguarda l'inserimento automatico nel bauletto del sacchetto di plastica che contiene i frutti", ha concluso Fortini.

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