Arance, prezzi in discesa: import nel mirino

Le rilevazioni Infomercati. Allarme di Agrinsieme Catania sui flussi dal Sud Mediterraneo

Arance, prezzi in discesa: import nel mirino
Il settore agrumicolo siciliano sta registrando quest'anno un deprezzamento delle quotazioni anche a fronte dell'aumento dei volumi in entrata provenienti dai paesi del Mediterraneo che, però, spesso arrivano in Italia senza presentare i requisiti di etichettatura e tracciabilità. A denunciare nuovamente la criticità della situazione in cui versa il settore agrumicolo siciliano è stata Agrinsieme Catania, secondo cui dovrebbero essere stabilite "rigorose barriere fitosanitarie" per prevenire, soprattutto, l'ingresso in Italia del Citrus black spot e del Citrus greening. 

Per bloccare le importazioni extracomunitarie e rilanciare la commercializzazione dei prodotti agrumicoli italiani, il coordinamento catanese di Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari e Copagri ritiene fondamentale l'applicazione immediata da parte dell'Unione europea della clausola di salvaguardia, prevista negli accordi euromediterranei di associazione.

Nel frattempo, le statistiche del Consorzio Infomercati relative alle quotazioni degli agrumi nei Mercati del Nord Italia (Bologna, Bergamo, Milano, Torino e Verona) non lasciano spazio a diverse interpretazioni. L'arancia Tarocco siciliana nella week 5 riporta una variazione negativa del 13,8% rispetto alla settimana precedente, portandosi a una media di 0,70 euro/kg. Trend analoghi sono stati registrati, allo stesso tempo, anche dalle arance Navelina (-3,4% sulla week 4; prezzo medio: 0,53 euro/kg), Tarocco (3,8%; 0,85 euro/kg) e Washington Navel (-4,4%; 0,82 euro/kg) nazionali.

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