Poseidone Passion fruit, il clan Moccia vendeva verdure

Poseidone Passion fruit, il clan Moccia vendeva verdure
Blitz di Carabinieri e Guardia di Finanza a Roma contro il clan camorristico dei Moccia, attivo nella commercializzazione di prodotti ortofrutticoli e lattiero-caseari nella Capitale. Sono 7 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Roma. "Quella compiuta oggi (ieri per chi legge, ndr) su esponenti del clan Moccia è un'operazione strategica della Direzione distrettuale antimafia di Roma". Non ha dubbi il procuratore aggiunto Michele Prestipino, coordinatore dell'inchiesta della Procura capitolina. "Da tempo stiamo ricostruendo nella capitale la pluralità di presenze di stampo mafioso nel territorio. Questa dei Moccia è una presenza ben inserita a Roma nel settore del commercio e dell'impresa, pur mantenendo significativi collegamenti con la realtà di Afragola, dove è nata e cresciuta".

Il capo della squadra mobile Luigi Silipo e il comandante del nucleo di polizia tributaria della Finanza Cosimo Di Gesù hanno parlato senza mezzi termini "di salto di qualità dell'organizzazione criminosa che sfruttava il reimpiego di capitali di provenienza illecita per creare nuove società dietro cui agivano gli esponenti del clan". Dalla vendita di verdura e mozzarelle all'acquisizione della gestione di alberghi, passando per i negozi di una catena di supermercati: era variegata e puntava in alto l'attività imprenditoriale avviata nella Capitale a partire dal 2010 da Luigi Moccia, il 60enne esponente di spicco dell'omonimo clan della camorra, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere assieme al figlio 24enne Gennaro, a un imprenditore romano Gennaro Moccia (nessuna parentela col boss) e ad altre quattro persone individuate dalla squadra mobile e dal Gico della Guardia di Finanza come stretti collaboratori o semplici prestanome. Da Roma l'organizzazione progettava di espandersi anche sul mercato di Barcellona. Beni per circa un milione di euro più 109mila euro cash, trovati a casa di uno degli arrestati, sono stati posti sotto sequestro. L'indagine è stata chiamata "Poseidone Passion fruit".

Fonte: AGI