«Biofach su alti livelli: settore in salute, prospettive ok»

I commenti di Ccpb, Almaverde Bio, Brio, Vip, dopo due giorni di fiera

«Biofach su alti livelli: settore in salute, prospettive ok»
Un Biofach di alto livello, vetrina d'eccellenza di un settore in progresso, quello che si sta celebrando a Norimberga. Sono oltre 2.500 da 77 Paesi gli espositori presenti al salone internazionale degli alimenti biologici che, insieme a Vivaness - evento dedicato alla cosmesi naturale - ha aperto i battenti mercoledì e si concluderà domani. Tra i punti di forza della kermesse le aree dedicate, l'incontro per i cuochi di professione "cook + talk" e il congresso internazionale Organic 3.0 sul tema "Agire per più bio”. Tra i focus del salone, i convenience "ready to eat" e la regionalità.

"La fiera sta andando benissimo - dice Fabrizio Piva (foto sotto) del Ccpb - e si dimostra davvero in grande spolvero, con tante persone e operatori qualificati nonché aziende importanti; i numeri dicono che il settore è in crescita grazie a mezzo milioni di ettari in più rispetto allo scorso anno, per un dato totale di 43,7 milioni di ettari, 80 milioni di dollari di fatturato mondiale a fronte dei 72 dell'anno prima e oltre due milioni di operatori coinvolti. Stiamo assistendo a una grande crescita del mercato a livello planetario".

Significativa la presenza italiana a Norimberga: "dopo i tedeschi - evidenzia Piva - siamo il gruppo più numeroso e questo è un segnale ben preciso della forza del comparto; come al solito, però, non è presente la parte istituzionale, ma ormai ci siamo abituati...". 



“Una buona fiera con tanta gente tra i padiglioni, a testimonianza del fatto che questo è un settore sulla cresta dell’onda”, commenta Tom Fusato (foto sotto), direttore commerciale di Brio. “Si respira un’atmosfera positiva, di proiezione verso uno sviluppo futuro, con grande attenzione all’innovazione soprattutto per quanto attiene vegetariani e vegani; proprio il legame biologico-vegetariano-vegano può essere la chiave per crescere ancora”.



L’Italia, annota Fusato è ben rappresentata sia nei padiglioni dedicati alla Penisola sia in altre aree. “Gli auspici per il 2016 sono positivi - prosegue l'esponente di Brio - si percepisce che ci sono tutte le condizioni per un ulteriore progresso in Italia così come in Germania, nel settore dell’ortofrutta e negli altri ambiti. Nel nostro Paese sta lievitando la sensibilità del consumatore e della Gdo; frutta e verdura trainano, anche a livello di immagine, la scalata, anche se resta da risolvere qualche problema a livello distributivo visto che proprio l’ortofrutta sottoperforma rispetto alla media del food biologico…”.

Le buone impressioni sul Biofach sono condivise da Paolo Pari (sotto), direttore di Almaverde Bio: “Fino a questo momento l’affluenza in fiera sembra superiore a quella dello scorso anno, a conferma della qualità della rassegna e del felice momento attraversato dal settore. C'è ottimismo, mentre l’ortofrutta si conferma tra i settori trainanti. Sul mercato italiano, inoltre, si stanno superando alcuni scogli e si va verso una maggiore efficienza di filiera”. 



In fiera a Norimberga anche le mele della Val Venosta, rappresentate da Gerhard Eberhöfer, responsabile area bio di VI.P al centro di numerosi incontri. Il raccolto di questa stagione si aggira sulle 27.000 mila tonnellate di prodotto, 2.000 tonnellate più dell’anno passato. La qualità dei frutti si presenta buona e dai primi mesi di vendita, settembre 2015-gennaio 2016, emergono dati definiti confortanti; entro metà marzo si porterà a termine la vendita della Gala, la varietà di punta nei primi mesi della stagione, mentre da febbraio a giugno sarà protagonista la Pinova. La percentuale della Golden Delicious si è abbassata al 35% a favore delle mele rosse e bicolore che raggiungono quota 65%; Gala, Red Delicious e Fuji le varietà maggiormente richieste in Italia, mentre Braeburn, Pinova, Jonagold e Kanzi vanno per la maggiore sul mercato estero.

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